- A imporsi è una figura che non ha alle spalle una ‘carriera’ da scrittore, né in generale una esperienza o professionalità letteraria significativa: Come d’Aria è infatti la prima prova narrativa di Ada D’Adamo, che si era occupata di danza e teatro prima di ammalarsi gravemente e morire – un mese dopo la candidatura del suo libro allo Strega.
- Mentre altri finalisti puntano sull’enfasi verbale, sul ‘pieno’ emotivo, sul coraggio e un po’ sull’idealismo, d’Adamo sottolinea il vuoto di senso, la distanza dalle cose, l’assenza di parole, il lasciar perdere: e così facendo svolge il vecchio eterno lavoro del romanzo, che è smascheramento dell’inautentico.
- Se La traversata notturna di Andrea Canobbio gli era forse superiore per qualità artigianale e progetto complessivo, Come d’aria non può e non deve essere ridotto a un referto carico di pathos (in una edizione del premio sovraccarica di traumi)
Premio Strega 2023, ha vinto Ada D’Adamo con il libro “Come d’aria”

07 luglio 2023 • 08:44