Scontri con la polizia. Il gruppo di estrema destra ha iniziato a sparare fuomogeni e fuochi d’artificio. Dopo è arrivata la carica degli agenti in antisommossa. «Di Covid non si muore e giornalisti terroristi», questi gli slogan prima della battaglia. Due cassonetti della spazzatura bruciati
I neofascisti hanno iniziato a sparare fuochi in piazza del Popolo. La polizia ha fatto una prima carica. Si consuma così anche a Roma la prima notte di protesta violenza contro il governo e contro il coprifuoco. Per il momento solo un’azione dimostrativa, gli agenti hanno allontanato i militanti fuori dalla piazza, spingendoli verso il lungotevere. Alcuni di loro ha dato fuoco a due cassonetti della spazzatura.
Forza Nuova aveva promesso una serata movimentata, i disordini erano nell’aria. E il suo leader aveva esordito rispolverano dall’archivio lessico negazionista in voga sui social network:
«Ve ne fottere che stanno chiudendo le partite iva, i commercianti, un popolo sta andando alla fame...raccontate la verità, raccontate che di Covid non muore nessuno e che si guarisce facile, non è vero che le terapie intensive sono piene», dice Castellino, che racconta un mondo che non esiste, i dati ufficiali, infatti, descrivono una situazione grave, con i morti che aumentano e ospedali in alcuni territori pieni. E subito dopo rilancia: «State facendo terrorismo criminale nei confronti degli italiani».
Raccontate, incalza il leader neofascista, «poi se ogni tanto qualcuno vi dà due schiaffoni gli fatè prendè pure l’anni». Tradotto in italiano: Giuliano Castellino si riferisce alla condanna a cinque anni che ha incassato poco tempo fa per l’aggressione al cronista Federico Marconi, che si trovava al cimitero del Verano, a Roma, per realizzare un servizio per L’Espresso sui gruppi dell’estrema destra riuniti al Verano per commemorare i «camerati caduti».
Inizia così,dunque, la protesta organizzata da Forza Nuova, tra complottismo e minacce velate a chi è in piazza per documentare la manifestazione organizzata violando il coprifuoco e senza autorizzazione. Il raduno di oggi segue quello con scontri e violenze di venerdì notte a Napoli, sostenuto anche da Forza Nuova, che ha organizzato l’incontro in piazza del Popolo solidarizzando con le rivolte del capoluogo campano.
Il viceministro dell’Interno Matteo Mauri aveva dichiarato a Domani: «Stiamo seguendo, stanno seguendo la prefettura e la forze dell’ordine». Per sabato notte «tutti livelli di precauzione sono molto alti, come sono da marzo, da quando il ministero dell’Interno ha dato segnale alla prefettura di prestare particolare attenzione a tutto quello che si poteva muovere in questi mondi presupponendo che ci potessero essere tensioni sociali sfruttate da queste realtà». Per questo «siamo tutti allertati e pronti. Anche a Napoli eravamo preparati».
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