Con la fine di aprile è termina la stagione del green pass. Dal primo maggio non è  più necessario esibire la certificazione verde, tranne che in due eccezioni: le visite nelle Rsa, dove l’obbligo permane fino alla fine dell’anno, e l’ingresso in Italia dall’estero per i viaggiatori, fino al 31 maggio. È stato prorogato invece fino al 15 giugno l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso.

Il green pass

Secondo quanto stabilito nell’ultimo decreto legge sul Covid, lo stesso che ha deciso la fine dello stato di emergenza al 31 marzo, le disposizioni sul green pass restavano in vigore fino al 30 aprile.

Sono solo due i casi in cui viene mantenuto l’obbligo di esibire la certificazione verde: per far visita agli ospiti delle Rsa, le residenze assistenziali sanitarie, dove il green pass sarà richiesto fino al 31 dicembre 2022 e i per viaggiatori che entrano in Italia dall’estero.

In merito ai viaggiatori, lo scorso 28 aprile il ministro della Salute ha firmato un'ordinanza che proroga fino al 31 maggio l’obbligo di certificazione verde per chi arriva da altri paesi. Sarà sufficiente anche un tampone. 

Con la stessa ordinanza del 28 aprile,  per i viaggiatori provenienti dall’estero è venuto però meno l’obbligo di  compilare il modulo di localizzazione del passeggero (Passenger locator form, Plf), prima dell’imbarco. Questo modulo, introdotto nell’aprile 2021, permetteva di localizzare il viaggiatore in caso di eventuale contagio da Covid durante lo spostamento. Si trattava di una misura di emergenza, prorogata per il mese di aprile, nonostante la cessazione dello stato emergenziale, a causa dell’andamento ancora preoccupante dei contagi a livello nazionale e internazionale. 

Mascherine

Le mascherine Ffp2  dovranno essere indossate al chiuso fino al 15 giugno. Nei giorni scorsi, la Camera dei deputati ha approvato un emendamento che ne ha prorogato l'obbligo d’uso in alcune circostanze. Nello specifico la restrizione vale per i trasporti pubblici locali e per quelli a lunga percorrenza; gli spettacoli e gli eventi sportivi che si svolgano all’interno di cinema teatri, palazzetti dello sport e, infine, i luoghi della sanità: cioè gli ospedali, i presidi sanitari, gli ambulatori, e le Rsa. Anche nelle scuole, tranne che per i bambini fino a sei anni, resta l'obbligo di indossare la mascherina, anche solo chirurgica, fino alla fine dell’anno scolastico.

In generale, la raccomandazione, come ha detto il ministro annunciando la proroga dell’obbligo di mascherina, è quella di usarla «nelle situazioni che possono essere a rischio di contagio». Raccomandata, senza obbligo, anche nei luoghi di lavoro. 

Non hanno invece l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo.

Obbligo vaccinale

Fino al 15 giugno resta poi in vigore l'obbligo di vaccinazione per gli over 50, per le forze dell'ordine e  per il personale scolastico. Il personale docente ed educativo delle scuole che rifiuta il vaccino continuerà a essere impiegato in attività di supporto alla scuola, come già era stato stabilito con decorrenza dal primo aprile.

Rimane in vigore fino al 31 dicembre 2022, l’obbligo vaccinale per i lavoratori delle professioni sanitarie, quelli degli ospedali e delle Rsa, ai quali si continua ad applicare la pena della sospensione dal lavoro.

Smart Working

Prorogato fino al 31 agosto, infine, lo smart working, anche in assenza degli accordi individuali per i lavoratori del settore privato. Viene dunque estesa la modalità semplificata, cioè senza la presenza di un accordo, adottata durante la pandemia. 

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