- Sabato 23 luglio esce Cibo, in edicola e digitale. Nel secondo numero raccontiamo il mondo delle acque minerali, ma anche del paradosso della frittura, della bolla della birra artigianale, della panettiera che ha scelto la Francia, della lotta fascista contro pastasciutta. E poi rubriche, analisi, recensioni.
- È uscita la classifica 2022 dei migliori ristoranti al mondo stilata dal The World’s 50 Best Restaurants. Il numero di italiani presenti in classifica ha suscitato un enorme clamore nella stampa di settore. Invece dovremmo arrabbiarci.
- Dovremmo iniziare a dire che sei ristoranti è un numero troppo modesto per un paese come l’Italia. La nostra alta cucina non vale così poco. Ma almeno su questo la guida Michelin e la classifica 50 Best vanno d’accordo: i ristoranti francesi insigniti con le tre stelle Michelin sono 31. In Italia, invece, solo undici.
Lunedì 18 luglio è uscita la classifica 2022 dei migliori ristoranti al mondo stilata dal The World’s 50 Best Restaurants, ideata dal mensile britannico Restaurant e sponsorizzata da Sanpellegrino e Acqua Panna. Sono esattamente vent’anni che la classifica viene redatta. La sua influenza è cresciuta nel tempo, tanto da diventare la diretta concorrente della guida francese Michelin. È sempre stata molto eurocentrica e continua in parte a esserlo. Nella prima edizione, quando vinse il mitologico elBulli, ormai ex ristorante spagnolo della Catalogna guidato dai fratelli Ferran e Albert Adrià, in lista figurava un unico indirizzo italiano, il ristorante Alle Testiere di Venezia.
Il caso Camanini
Quest’anno, invece, sono sei i nomi italiani tra i primi 50, di cui due presenti tra i primi dieci. La sorpresa più grande è stato leggere all’ottavo posto il nome di Lido 84 dello chef Riccardo Camanini. Un ristorante straordinario per cucina, cantina e atmosfera, affacciato sul lago di Garda a Gardone Riviera.
Ha superato molti italiani insigniti delle tre stelle, il massimo riconoscimento Michelin: Le Calandre, Uliassi, Reale, Piazza Duomo, St. Hubertus. Lido 84, infatti, per la guida rossa francese ne vale solo una. Niente di più. Eppure sono anni che Camanini meriterebbe un riconoscimento maggiore da parte dei nostri vicini francesi.
È curioso che due guide di importanza mondiale, con tutti i loro difetti, giudichino in maniera così differente lo stesso ristorante. Una conferma del fatto che recensioni e recensori valgono quel che valgono, si collocano nella sfera dell’opinione, anche se condita da esperienza professionale a suon di cene, e non dell’oggettività.
Tuttavia, la cosa che più stupisce è il fatto che il numero di italiani presenti in classifica abbia suscitato un enorme clamore e autocelebrazione da parte della stampa di settore. Invece dovremmo arrabbiarci. Dovremmo iniziare a dire che sei ristoranti è un numero troppo modesto per un paese come l’Italia. La nostra alta cucina non vale così poco. Ma almeno su questo la guida Michelin e la classifica 50 Best vanno d’accordo: i ristoranti francesi insigniti con le tre stelle Michelin sono 31. In Italia, invece, solo undici.
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