In questi giorni si torna a parlare di Filippo Turetta e della sua mania di controllo nei confronti di Giulia Cecchettin. Abbiamo tre vie per occuparci della vicenda. Una di queste è andare oltre, guardare a quanto di tutto questo viene dal resto delle istituzioni sociali che abbiamo creato. Capire che la solitudine allucinata di Turetta, la sua incapacità di ammettere la fine di una storia, non sono solo patologie individuali: sono patologie sociali.
Le patologie di Turetta sono sociali, non individuali. Rivoluzionare famiglia e matrimonio per fermare la strage delle donne
02 luglio 2024 • 19:50Aggiornato, 03 luglio 2024 • 13:08