Era tra i latitanti più pericolosi in circolazione. Arrestato in Brasile il 25 maggio del 2021 ora dovrà scontare in Italia 30 anni di reclusione
È atterrato questa mattina all’aeroporto di Ciampino a Roma Rocco Morabito, il boss della ‘ndrangheta considerato uno dei narcotrafficanti più importanti a livello internazionale.
Il 56enne era stato arrestato in Brasile poco più di un anno fa, nel 25 maggio del 2021, grazie a un’operazione congiunta tra i carabinieri del Ros, Dea e Fbi dopo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura generale di Reggio Calabria. Il boss fu individuato a João Pessoa insieme a un altro latitante di ‘ndrangheta, Vincenzo Pasquino.
Morabito è stato latitante per 23 anni dal 1994 al 2017 prima di essere arrestato a Punta del Este in Uruguay da dove, però, riesce a scappare due anni più tardi grazie ai suoi contatti anche con il mondo della politica. Era considerato tra i dieci criminali più ricercati al mondo e il secondo in Italia dopo Matteo Messina Denaro.
Le accuse
In Italia Morabito, detto “U Tamunga”, è stato condannato a 30 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti dopo l’operazione Fortaleza. È considerato uno dei boss delle ‘ndrine più pericolose della Locride e negli anni Novanta i suoi carichi di droga, provenienti dal Sudamerica, inondarono tutta Milano.
Il boss della ‘ndrangheta aveva relazioni con le più pericolose organizzazioni criminali del Sudamerica, dai brasiliani del Primeiro Comando da Capital (Pcc) ai cartelli colombiani.
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