Non solo i 300mila euro andati alla squadra di calcio del Trapani, nel cui organigramma societario compare il figlio, adesso pure i soldi all'impresa del suo ex spin doctor. A due giorni dall'approvazione della manovra finanziaria, un nuovo caso rischia di mettere in imbarazzo il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.

Come verificato da Domani, all'interno del maxi-emendamento votato dall'Ars nella tarda serata di martedì c'è anche un finanziamento in favore della Terza Millennio, società a responsabilità limitata di proprietà per l'80 per cento dell'imprenditore palermitano Andrea Peria Giaconia.

Da tanti anni inserito nel settore culturale, Peria Giaconia, 53 anni, con la Terza Millennio organizza manifestazioni musicali, teatrali e cinematografiche. Tra queste ci sarà la XVI edizione di Porto d'Arte, rassegna di film all'aperto che la scorsa estate si tenne alla Terrazza di Sant'Erasmo, location con vista sul mare di Palermo e che adesso, grazie a un emendamento presentato dalla maggioranza di centrodestra, potrà beneficiare di 150mila euro.

Il doppio ruolo alle regionali

Nel 2022, Peria Giaconia è stato il regista della campagna elettorale di Schifani, un ruolo centrale nel percorso di avvicinamento che ha portato l'ex presidente del Senato a sbaragliare la concorrenza e arrivare a palazzo d'Orleans succedendo a Nello Musumeci.

Proprio l'ex governatore e attuale ministro della Protezione civile, poche settimane prima del voto, ratificò la nomina di Peria Giaconia a presidente del Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni che, collegato ad Agcom, si occupa di vigilare sul corretto andamento delle campagne elettorali.

Un doppio ruolo – quello di spin doctor di uno dei candidati e presidente del Corecom – che inevitabilmente sollevo perplessità in materia di conflitto d'interessi e che Peria Giaconia portò avanti per poche settimane, per poi fare un passo indietro dallo staff che seguiva Schifani, quando mancavano ormai pochi giorni all'apertura dei seggi.

A fare la nomina del 53enne alla guida del comitato regionale per le comunicazioni, e con lui anche dei restanti componenti dell'organismo, era stato ad agosto l'allora presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè, l'ex commissario di Forza Italia e oggi deputato del Gruppo misto dopo una faida interna al partito fondato da Silvio Berlusconi. La proposta di Miccichè, come ricostruito all'epoca dal quotidiano La Sicilia, era stata recapitata al governo quando Peria Giaconia doveva ancora accettare l'incarico di spin doctor, ma poi venne ratificata da Musumeci quando la campagna elettorale di Schifani era abbondantemente avviata.

Un budget a ogni parlamentare

A due anni dai fatti, il nome dell'imprenditore ritorna con il probabile effetto di alimentare le polemiche legate alle modalità con cui gli onorevoli siciliani hanno deciso di gestire il tesoretto che la regione si è ritrovata grazie all'extra-gettito Irpef. Alla fine a spuntarla è stata la proposta, ampiamente condivisa da tutti i partiti, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, di assegnare a ogni parlamentare un budget con cui finanziare specifiche iniziative.

Ne è venuta fuori una macedonia, tra sagre, rifacimenti di campetti parrocchiali e manifestazioni musicali che serviranno a rianimare le vite delle piccole comunità, ma soprattutto a rafforzare i consensi sul territorio dei singoli deputati.

Tra le iniziative che hanno fatto discutere, al punto da portare l'esponente di minoranza Ismaele La Vardera ad annunciare l'intenzione di rivolgersi alla Corte dei conti, c'è stato il maxi-contributo da 300mila euro che l'Ars ha varato a favore della F.C. Trapani 1905, la squadra di calcio che dopo aver vinto il campionato di serie D quest'anno tornerà tra i professionisti.

Presidente della società granata, che è una Srl, è l'imprenditore Valerio Antonini, arrivato a Trapani con parecchie ambizioni. Oltre al calcio, Antonini ha deciso di investire anche nel basket e nell'informazione locale.

A seguire la trattativa per l'acquisizione della F.C. Trapani 1905, nel 2023, è stato l'avvocato Roberto Schifani, che oggi riveste la carica di general counsel della società sportiva e che è partner di uno dei più importanti studi legali siciliani, in origine fondato dal padre Renato.

© Riproduzione riservata