Mente a Baku, in Azerbaigian, Giorgia Meloni è intervenuta alla Cop29, la conferenza dell’Onu sul clima sulle strategie da adottare a livello internazionale per contrastare la crisi climatica, una regione italiana è di nuovo messa in difficoltà da forti piogge, nubifragi e allagamenti. Dalla scorsa notte alcune aree della Sicilia sono fortemente colpite dalle piogge che hanno causato disagi nella zona di Catania e nel siracusano. La protezione civile ha diffuso l’allerta gialla e un avviso di rischio meteo-idrogeologico e idraulico – quindi di frane e alluvioni – valido fino alla mezzanotte di oggi, mercoledì 13 novembre. Nell’area orientale l’allerta è arancione. 

Nella zona di Catania, un fiume è esondato nella frazione di Riposto e ha invaso il piano terra di un abitazione. Alcune macchine sono state trasportate dalle strade allagate fino in mare. Il sindaco Davide Vasta ha detto che «sono caduti oltre 400 millimetri di acqua, almeno cosi ho capito da un'applicazione. E tutto in poco più di tre ore, dalle 8,30 alle 12. A Riposto in particolare, non pioveva tanto forte, la situazione era più critica nella zona pedemontana ma poi è chiaro che arriva tutto in basso, al mare, e Riposto si è presa le conseguenze». In tutta la provincia gli interventi dei vigili del fuoco sono stati più di 60, con le città di Giarre, Acireale e Linguaglossa particolarmente colpite. Ad Acireale, in particolare, è crollato un muro in una strada.

Tra Giarre e Fiumefreddo, sull’autostrada A18 Catania-Messina, alcune persone sono rimaste bloccate all’interno delle proprie auto a causa del fango e sono state aiutate dalle squadre di soccorso. Così è successo anche ad Aci Sant’Antonio. La stessa autostrada A18 è stata chiusa temporaneamente, per poi riaprire in direzione nord. A Catania città, viste le forti piogge e l’allerta arancione, il sindaco ha disposto per tutta la giornata di mercoledì la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, oltre alla chiusura dei parchi comunali e dei cimiteri. Non ci sono per ora dispersi.

Anche in provincia di Siracusa la situazione è critica, con piogge e allagamenti. Il sindaco di Siracusa ha scelto come quello di Catania di chiudere le scuole, insieme agli impianti sportivi, ai parchi pubblici e ai mercati. Anche il sindaco di Priolo ha scelto la stessa strada per motivi di sicurezza. La situazione delle precipitazioni ha anche portato la neve sul vulcano dell’Etna. La protezione civile regionale ha comunicato che «il nubifragio che sta colpendo la fascia ionica etnea ha raggiunto i 500 mm di pioggia nelle ultime 12 ore, causando gravi danni, in particolare nella frazione di Torre Archirafi a Riposto». L’allerta gialla è stata diramata anche in Campania e in Sardegna.

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