Sono 49 i detenuti che si sono tolti la vita in carcere dall’inizio dell’anno. Dopo il fine settimana nero di due settimane fa, l’ultimo in ordine di tempo è stato un ragazzo che aveva da poco compiuto 21 anni. Originario di Salerno, avrebbe finito di scontare la sua pena nel maggio del 2027. Si è impiccato nella doccia della sua cella all’interno del carcere di Paola, in provincia di Cosenza. 

«È il 49esimo detenuto che si toglie la vita dall’inizio dell’anno, cui vanno aggiunti 5 agenti che si sono altresì suicidati, l’ultimo domenica 30 giugno a Favignana. A nulla sono valsi gli immediati soccorsi della Polizia penitenziaria e dei sanitari», ha detto Gennarino De Fazio, segretario generale della Uila polizia penitenziaria.

«Le carceri sono ormai luoghi di morte, più che di risocializzazione. L’esatto opposto di ciò che richiede la Costituzione, con la pena di morte inflitta di fatto e, per giunta, senza criterio e che dunque colpisce random reclusi e operatori», aggiunge il segretario.

A peggiorare le condizioni di detenzione è il sovraffollamento delle carceri. Secondo i dati del Garante dei detenuti, la capienza è oltre il 130 per cento. Stando all’ultimo monitoraggio dell’Associazione Antigone, al 31 maggio nel carcere di Paola (dove si è verificato l’ultimo suicidio) erano presenti 200 detenuti su una capienza di 181 posti disponibili. In totale la capienza massima in Italia è stata superata di oltre 14.500 detenuti. 

Gli agenti mancanti

«14.500 detenuti oltre la capienza massima delle carceri, 18mila appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria mancanti e sempre in decremento e un numero di suicidi mai visto in precedenza richiedono la convocazione straordinaria e urgente di una riunione del consiglio dei ministri per il varo di misure emergenziali e immediate», ha detto De Fazio.

Il governo ha annunciato che varerà un decreto, ma ancora non si sa nulla. Ne ha parlato anche il nostro Nello Trocchia con il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, in un dibattito a Omnibus, su La7. «Nei giorni scorsi era stato annunciato dal ministro Carlo Nordio un decreto sul carcere. Ci sono 61mila detenuti (su di una capienza di 51mila), mancano 18mila agenti e c’è appena stato il 48esimo suicidio nel 2024, ma quel decreto è sparito. Non ce n’è traccia», ha detto Trocchia al viceministro.

Gaia Tortora ha dedicato la puntata del 1° luglio alla situazione degli istituti di pena minorili raccontando la sua recente visita a Casal del Marmo. «I sindacati aspettavano questo decreto, ma non era neanche all’ordine del giorno».

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