Le quattro suore cattoliche che erano state rapite in Nigeria sono state rilasciate «senza condizioni»
Le quattro suore cattoliche della congregazione delle suore di Gesù che erano state rapite da uomini armati in Nigeria, mentre andavano a messa, sono state rilasciate.
A comunicare la notizia è Alessandro Monteduro, direttore della fondazione pontificia Aiuto alla chiesa che soffre.
La superiora della congregazione, suor Zita Ihedoro, fa sapere che le suore sono state rilasciate «senza condizioni». Poi aggiunge: «Abbiamo il cuore pieno di gioia per le preghiere e per il sostegno morale in questi momenti difficili».
La vicenda
La comunicazione del rapimento delle religiose erano arrivata lo scorso 22 agosto.
Secondo quanto riferito dalla polizia le suore si trovavano nello stato di Imo ubicato a sud est del paese. La polizia si era da subito mobilitata. «Siamo sulle tracce dei rapitori al fine di liberare le vittime», affermava infatti il portavoce della polizia.
Inoltre, dopo l’accaduto non era chiaro il movente del rapimento, nè erano state fatte rivendicazioni da parte di gruppi o milizie armate.
Gruppi armati
Nell’area è attivo il gruppo separatista dei popoli indigeni del Biafra, tramite il suo braccio armato Esn. Nel paese, invece, il gruppo terroristico di Boko Haram affiliato allo stato islamico è stato più volte autore di rapimenti e uccisioni, soprattutto a danno di giovani studentesse.
Attacco in una chiesa
Lo scorso 6 giugno, cinque uomini armati sono entrati nella chiesa di San Francesco a Owo, nello stato di Ondo, e hanno attacco i fedeli con armi da fuoco e ordigni esplosivi. In totale sono morte 50 persone, tra le quali c’erano anche dei bambini.
© Riproduzione riservata