Riprende la mobilitazione degli universitari italiani per il diritto allo studio, con manifestazioni a Roma e in altre città italiane. La denuncia di Udu: «Il governo ha sprecato le risorse del Pnrr»
Di nuovo in tenda di fronte all’università: da lunedì riparte la mobilitazione degli studenti italiani contro il prezzo degli affitti e la mancanza di studentati pubblici. Con uno slogan chiaro: «Vorrei un futuro qui».
«Vogliamo poter studiare e lavorare in Italia. Vogliamo un futuro qui, senza essere costretti ad emigrare», si legge nel comunicato dell’Unione degli universitari, il sindacato studentesco che sta organizzando le iniziative per i prossimi giorni.
Le proteste in primavera
Le tendate della scorsa primavera erano iniziate con la protesta spontanea di una studentessa davanti al Politecnico di Milano: si erano poi diffuse in tutte le grandi città universitarie italiane, con l’appoggio di Udu e di molte altre associazioni e collettivi di sinistra.
Ma secondo gli studenti non hanno portato a risposte efficaci dal governo: «Non solo non ha previsto nuove misure di supporto, ma ha addirittura sprecato le risorse del Pnrr per studentati di lusso, dichiarando alla Commissione europea dei posti letto aperti da anni come se fossero nuovi», denuncia l’Udu. Che prende di mira anche la premier, Giorgia Meloni: «Alla presidente Meloni che pochi giorni fa ci ha accusato di odiare gli italiani, rispondiamo con la mobilitazione nazionale».
Lunedì 25 settembre il primo evento sarà davanti alla Sapienza, con la partecipazione di varie associazioni universitarie oltre che di esponenti della Cgil e dell’opposizione. Altre iniziative saranno poi previste nei giorni successivi in 26 città italiane, tra cui Milano, Bologna e Napoli.
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