Francesco Totti è sbarcato a Mosca accompagnato dal figlio Christian. Il suo arrivo nella capitale russa era atteso dopo che nelle scorse settimane erano comparsi manifesti e video promozionali con l’immagine dell’ex capitano della Roma. La campagna promozionale dell’evento a cui parteciperà l’ex calciatore aveva scatenato polemiche e dall’Italia in molti avevano chiesto a Totti di non partecipare.

Il motivo della visita

Martedì 8 aprile l’ex capitano giallorosso parteciperà all’Internationat Rb award, organizzato da uno dei principali media russi dedicati allo sport e alle scommesse, ed è stato accolto in aeroporto a Mosca dal ceo di Bookmaker Rating, Asker Thalidzhokov, e dal socio amministratore di Odds, Aram Poghosyan.

Sono stati tanti gli ex calciatori valutati per presenziare all’evento, ma alla fine gli organizzatori hanno optato per «il più adatto» perché «imperatore di Roma è uno dei suoi soprannomi» e «Mosca è la terza Roma». L’evento si tiene dal 2019 per premiare personaggi legati al mondo dello sport e delle scommesse e in passato un altro campione italiano, l’ex capitano della Juventus Alessandro del Piero, aveva partecipato alla premiazione a Mosca.

Con l’arrivo del Pupone a Mosca sono emerse informazioni anche circa il compenso percepito per la partecipazione. Parlando con la stampa, Tkhalidzhokov aveva rivelato che l’arrivo di Totti ha avuto un impatto economico non indifferente. «Senza dare dettagli - ha detto il ceo di Bookmaker Rating - posso dire che si tratta di una cifra a sei zeri in euro» che rende la presenza di Totti la più costosa nella storia del premio. In un’intervista a Repubblica, però, Tkhalidzhokov ha parzialmente smentito questa sua dichiarazione affermando che la spesa è stata di 50 milioni di rubli (circa 530mila euro) ma non si tratterebbe del compenso per Totti ma il budget utilizzato per l’organizzazione dell’intero evento.

Il ceo di Bookmaker Ratin si è poi espresso su quelle che sono state le difficoltà organizzative affrontate per il viaggio di Totti: «Forse la difficoltà principale è il trasferimento qui a Mosca – ha dichiarato – È necessario scegliere percorsi che siano adatti a tutte le parti. Di conseguenza, si dedica molto tempo al coordinamento dei biglietti. Perché spesso l'ospite non viaggia da solo, ma con un accompagnatore, e capita spesso che questo accompagnatore parta da luoghi diversi. Ciò significa che tutto questo deve essere sincronizzato».

La polemica

Nelle scorse settimane la notizia aveva fatto il giro dei social scatenando inevitabili polemiche. In molti infatti hanno commentato il viaggio di Totti con un misto di stupore e delusione, criticando la scelta dell’ex capitano giallorosso di recarsi in un paese che da oltre tre anni porta avanti la sua guerra contro l’Ucraina.

«Apprendiamo con sorpresa e rammarico della possibile partecipazione di Francesco Totti a un evento di sport e scommesse sportive previsto ad aprile 2025 a Mosca», aveva commentato il coordinatore romano di +Europa, Andrea Massaroni, cavalcando un’onda di indignazione generale per la visita.

E sulla vicenda anche la politica si era spaccata tra chi condannava la decisione di Totti e gli chiedeva di cambiare idea sulla sua visita nella capitale Russa, e chi invece non vede problemi nei rapporti tra l’ex capitano della Roma e la Russia. Tra questi il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, secondo cui «solo chi non ha un tubo da fare può pensare a queste cose. Di certo la visita di Totti a Mosca per motivi commerciali non è certo un problema politico».

Le risposte e gli eventi annullati

L’ex numero dieci giallorosso ha però difeso la sua scelta ribadendo, da subito, la sua volontà di presenziare all’evento. «Non sono un politico, né un diplomatico, sono un uomo di sport che ne promuove i valori in giro per il mondo – aveva dichiarato Totti nei giorni scorsi –. L’ho sempre fatto: prima come calciatore e adesso in una nuova veste. Da anni vado in tutti i paesi in cui mi invitano a parlare di sport e non avrei problemi ad andare a Kiev per le stesse finalità».

Ma le critiche fanno felici gli organizzatori che sottolineano come tanto rumore sia stato «senza dubbio un successo. Nelle cerimonie precedenti non avevamo ricevuto tale copertura dai media stranieri». Un successo però in parte smorzato dalla decisione dell’ex capitano della Roma, probabilmente influenzata proprio dalle polemiche delle scorse settimane, di non partecipare a tutta una serie di eventi organizzati a margine della cerimonia. 

«Se li avessimo implementati, probabilmente ci sarebbe stato ancora più entusiasmo – ha spiegato Tkhalidzhokov –. Ma nonostante la tensione politica permanga, la squadra di Totti ha chiesto di non organizzare eventi promozionali in Italia».

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