È slittato il deposito delle perizie. Intanto però è stato riscontrato, nei primi accertamenti, che la testa fusa che collegava la fune alla cabina doveva essere sostituita per dei fili lesionati
Nel processo sulla tragedia del Mottarone è slittato il deposito delle perizie disposte con la formula dell’incidente probatorio. Intanto però i periti hanno riscontrato, nei primi accertamenti, che la testa fusa che collegava la fune alla cabina doveva essere sostituita, per via di «tre fili lesionati».
Nella richiesta di proroga presentata dai periti si legge che «qualora tali lesioni si fossero riscontrate durante le ispezioni mensili previste da norme si sarebbe dovuta dismettere la testa fusa anticipando la data di scadenza della stessa».
Il gip Annalisa Palomba ha accolto la richiesta di proroga dei periti e ha concesso tempo fino al 16 settembre perché ha ritenuto che «la necessità di approfondimento in ordine alle analisi frattografiche sia meritevole di accoglimento», ovvero più tempo per accertare le cause della rottura dei materiali della funivia, quando il crollo di una cabina il 23 maggio 2021 ha causato la morte di 14 persone.
Sono state quindi revocate le udienze già previste nel mese di luglio, mentre il giudice ha convocato in aula le parti il 20, 21 e 24 ottobre.
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