Ennesima giornata di disagio per i viaggiatori sulla rete ferroviaria italiana. Al sud piogge e vento causano fino a 6 ore di ritardo. Sui tempi di percorrenza allungati incide anche un guasto sulla Roma-Firenze, tra Valdarno e Arezzo, risolto dopo qualche ora. Le opposizioni contro il ministro Salvini: «A che ora si dimette?»
Ritardi su ritardi, circolazione interrotta. Ancora disagi nella mattina di martedì 14 gennaio per i viaggiatori della linea ferroviaria italiana. Il problema ha interessato in particolare la tratta dell’alta velocità Firenze-Roma, dove un guasto tra Valdarno e Arezzo ha causato ritardi fino a 50 minuti. La circolazione è tornata regolare dopo l’intervento dei tecnici di Rfi, che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea, ma la coda dei ritardi non è stata del tutto smaltita. Lo ha reso noto il sito infomobilità di Rete Ferroviaria Italiana.
Nove convogli, tra Alta Velocità e Intercity, sono stati cancellati o hanno subito limitazioni, mentre altri cinque sono attualmente fermi sulla linea ferroviaria Reggio Calabria-Paola-Salerno. I treni notturni hanno accumulato ritardi fino a sei ore.
Al sud danni il il maltempo
Il maltempo che sta interessando le regioni del Centro-Sud sta causando pesanti disagi alla circolazione ferroviaria. Molti treni sono in ritardo o addirittura cancellati per pioggia e neve.
Due treni notturni hanno accumulato ritardi superiori a cinque ore. In provincia di Cosenza, tra San Lucido e Diamante, la circolazione è sospesa dalle 7:40 di questa mattina. Successivamente, dalle 9:30, è stata sospesa anche tra San Lucido e Paola. La situazione non accenna a migliorare.
Fs italiane in un comunicato ha spiegato che «il forte vento ha causato la presenza sulla linea ferroviaria, Reggio Calabria-Paola-Salerno, di oggetti metallici esterni alla ferrovia. Inoltre, in alcune zone le piogge intense non consentono una regolare circolazione dei treni. È comunque in corso l’intervento di ripristino della linea da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana».
A pesare ancora di più sulla situazione è il fatto che al momento non sono stati attivati dei collegamenti con autobus sostitutivi. Rfi fa sapere che ci sono problemi anche sulla viabilità stradale.
Le reazioni
«Attribuire a Matteo Salvini la responsabilità di quello che sta avvenendo sulla rete (ferroviaria, ndr) è profondamente ingeneroso, ingiusto e anche sintomo di incompetenza, perché significa non conoscere quello che è stato fino a oggi lo stato manutentivo della rete». Lo ha detto Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Mentre la maggioranza difende il ministro dei Trasporti, le opposizioni tornano all’attacco e chiedono le dimissioni di Salvini. «Ancora caos per Treni e trasporti. A che ora si dimette Salvini?». Così il leader di Italia viva, Metteo Renzi, che critica anche la premier Giorgia Meloni per non aver affrontato i guai ferroviari di sabato 11 gennaio che hanno causato ore di ritardi e pendolari inferociti. Secondo Renzi, Meloni ha cambiato subito argomento, «rilanciando su gruppi di delinquenti che attaccano le Forze dell’ordine. Lo stesso Salvini non twitta sui disagi dei viaggiatori (chissà se ha capito di essere il ministro competente. Cioè competente per modo di dire), ma si butta sulla difesa della sicurezza», ha continuato il leader di Italia viva.
«Nuovo giorno e nuovo bollettino disastroso per pendolari, lavoratori e studenti che viaggiano sulla rete ferroviaria di questo Paese. L’Italia è in piena emergenza ferroviaria. La responsabilità di questa situazione è del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha scelto di dirottare la maggior parte delle risorse sul progetto del Ponte sullo Stretto, azzerando di fatto il trasporto rapido di massa», ha detto Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce nazionale di Europa Verde. «Se Salvini avesse messo lo stesso impegno per accelerare la costruzione del Ponte sul miglioramento delle infrastrutture ferroviarie, oggi l’Italia sarebbe un Paese migliore. Non possiamo essere ostaggio del peggior ministro della storia e della sua gestione scellerata: si dimetta», ha aggiunto Bonelli.
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