Un’ondata di droni e missili sono stati lanciati sul territorio ucraino provocando almeno 5 morti e 120 feriti tra Kiev e Kharkiv. Sono state prese di mira aree residenziali e commerciali
Nella notte fra il 1° e il 2 gennaio la Russia ha attaccato nuovamente l’Ucraina. Con un post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la stima delle vittime ammonta a 5 morti e almeno 120 feriti. Prima sono stati lanciati dei droni Shahed, poi 99 missili su Kiev, la zona limitrofa e Kharkiv. I droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa ucraine ma hanno causato vari incendi nell’area di Kiev, provocando feriti, l’interruzione della corrente elettrica e guasti nella rete idrica.
Il ministero dell’Energia ha reso noto che circa 260mila residenti sono rimasti senza energia elettrica. Tra i missili lanciati ci sono anche quelli Kinzhal, missili ipersonici che possono raggiungere una velocità di 12mila km orari, rendendo il loro abbattimento molto complesso per le forze di difesa aerea ucraine che tuttavia sono riuscite ad abbattere 72 missili russi. Il capo delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, ha reso noto tramite Telegram che dieci dei missili abbattuti erano ipersonici, tre missili da crociera Kalibre, 59 ordigni di tipo Kh-101, Kh-555 e Kh-55.
A Kharkiv sono stati danneggiate aree residenziali, edifici commerciali e infrastrutture civili. Gli aerei russi hanno erroneamente rilasciato dei missili sopra al paese di Petropavlovka, a circa 100 chilometri dal confine ucraino. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, aggiungendo che non ci sono state vittime. L’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti riporta che sono stati danneggiati almeno sei edifici nell’area di Petropavlovka e un video dei residenti mostra un cratere provocato dall’esplosione. Lo stesso ministero ha poi annunciato che le forze russe hanno abbattuto prima quattro razzi lanciati dalle forze aeree ucraine e poi altri otto, per un totale di dodici razzi di tipo Olkha, sopra la regione di Belgorod.
La Polonia ha attivato degli aerei F-16 a tutela dello spazio aereo del paese, poi richiamati in mattinata. Il Comando polacco ha pubblicato un post su X dichiarando: «A causa della riduzione del livello di minaccia, le operazioni degli aerei polacchi e alleati in servizio nel nostro spazio aereo sono terminate. I mezzi sono tornati alle loro basi e alle loro attività operative standard».
Zelensky ha denunciato l’attacco russo su X affermando che «lo stato terrorista dovrà prendersi le responsabilità per le sue azioni». Ha poi ringraziato tutti coloro che stanno lavorando in questi mesi e in queste ore per salvare e proteggere tutte le vittime di questi attacchi. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si è rivolto ai paesi alleati dell’Ucraina chiedendo aiuti più solidi: sistemi di difesa aerea e missili, oltre alla cessazione dei contatti con i diplomatici russi e il trasferimento dei beni russi congelati.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha dichiarato che «per chiunque creda alle voci secondo cui la Russia è sinceramente interessata ai colloqui di pace, il numero record di droni lanciati nelle ultime 24 ore contro l’Ucraina mostra le vere intenzioni di Mosca». Zelensky ha incontrato il primo ministro britannico Rushi Sunak per discutere della cooperazione tra i paesi «in particolare sulla difesa aerea», come riporta il presidente ucraino su X. Nei giorni precedenti si era congratulato con la premier italiana Giorgia Meloni per la presidenza del G7, che nel 2024 si svolgerà in Italia e l’aveva ringraziata per i rinnovati aiuti all’Ucraina. Si era rivolto anche al premier belga Alexander de Croo, congratulandosi per aver assunto la presidenza del Consiglio dell’Unione europea e aveva auspicato l’entrata dell’Ucraina nell’Ue.
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