Le notizie di oggi, 15 novembre: verso un cambiamento delle regole sul green pass, 17 indagati per istigazione a deliquere in una chat di Telegram, l’incontro tra Biden e Xi Jinping, il giornalista Usa rilasciato in Birmania. 

Mattarella sulle persone migranti ai confini dell’Ue

«È sconcertante quanto avviene in più luoghi ai confini dell’Unione, il divario tra i grandi principi proclamati e il non tener conto della fame e del freddo cui sono esposti esseri umani». E' durissimo il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto all'Università di Siena per l'inaugurazione dell'anno accademico. Il riferimento è alle condizioni in cui si trovano le persone migranti bloccate al confine tra Bielorussia e Polonia.

Il capo dello Stato ha elogiato invece l’accoglienza riservata ad alcune studentesse e studenti afghani decisa dall’Ateneo: «Una scelta significativa di fronte a un fenomeno che si è visto in diverse parti, nell’ambito europeo, di strano disallineamento, di incoerenza, di contraddittorietà, tra i principi dell’Unione, tra le solenni affermazioni di solidarietà nei confronti degli afghani che perdono la libertà, e il rifiuto di accoglierli». 

Nuove sanzioni contro la Bielorussia

L'Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha annunciato un pacchetto di sanzioni Ue in arrivo contro la Bielorussia: «Stiamo approvando una serie di nuove sanzioni contro la Bielorussia, che andranno a colpire persone, compagnie aeree, agenzie di viaggio e chiunque sia coinvolto con questa situazione illegale ai confini». Il Consiglio dell’Ue ha infatti modificato il proprio regime di sanzioni, e potrà quindi prendere di mira individui ed entità che organizzano o contribuiscono ad attività che facilitano l'attraversamento illegale delle frontiere esterne dell'Ue. 

Per il ministro degli esteri della Lituania, Gabrielius Landsbergis, l'aeroporto di Minsk deve diventare una no fly zone. E il ministro dell’Interno polacco, Mariusz Kaminski, ha annunciato che la Polonia inizierà quest’anno a costruire un muro al confine con la Bielorussia. Gli accordi con i contraenti saranno conclusi entro il 15 dicembre.

Usa, arrestato Steve Bannon

FILE - Former White House strategist Steve Bannon poses prior to an interview with The Associated Press, in Paris, May 27, 2019. Bannon, a longtime ally to former President Donald Trump, was indicted Friday, Nov. 12, 2021, on two counts of contempt of Congress after he defied a congressional subpoena from the House committee investigating the insurrection at the U.S. Capitol. (AP Photo/Thibault Camus, File)

Il collaboratore di lunga data dell'ex presidente americano Donald Trump, Steve Bannon, è stato arrestato questa mattina. Era stato incriminato venerdì per oltraggio al Congresso, per essersi rifiutato di testimoniare davanti alla commissione sui fatti del 6 gennaio, cioè sull'assalto al Campidoglio statunitense da parte dei sostenitori di Trump, e per essersi rifiutato di fornire documenti in risposta alla citazione del comitato. E' stato lo stesso Steve Bannon a consegnarsi alle autorità federali, recandosi negli uffici dell'Fbi. Bannon dovrebbe comparire in tribunale nel pomeriggio. 

Risalgono i contagi. Fedrica: «Fvg andrà in zona gialla»

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Secondo la stima del Gruppo di lavoro “Made” dell’Associazione italiana di epidemiologia, la situazione epidemiologica è «in rapida evoluzione negativa», e se i contagi continuassero ad accelelare come stanno facendo ora, tra due settimane cinque regioni supereranno la soglia del tasso di incidenza settimanale di 250 casi per 100mila. Lo riporta Adnkronos, che precisa che le regioni a rischio sono Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Valle d'Aosta, Liguria e della provincia autonoma di Bolzano. Altre otto, secondo il rapporto, avranno un'incidenza sopra i 150 casi per 100mila.

«Penso che il Friuli Venezia Giulia andrà in zona gialla» ha detto il presidente della regione, Massimiliano Fedriga. «Devo dire che è un'area in cui non mi preoccupano le misure – ha aggiunto – Quello che mi preoccupa è l'aumento dei contagi e la possibile zona arancione». 

Green pass, verso la revisione delle regole

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A fronte della risalita della curva epidemiologica, e dell’inizio delle vaccinazioni con la terza dose, si parla da giorni della necessità di ripensare le regole relative al green pass. Tra le ipotesi, si parla della possibilità di creare un green pass più ristretto per i soli vaccinati, oppure di accorciare a 24 ore la validità a seguito di tampone (ora è di 48 ore). Si pensa anche a limitarne la durata a sei mesi, visti gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità, che parlano di una diminuzione della copertura vaccinale dopo 180 giorni. 

Il consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi, è arrivato a ipotizzare un collegamento fra green pass e terza dose, con lo stop al certificato verde a chi la rifiuta; mentre Lino Stoppani, presidente Federazione italiana pubblici esercizi, si è detto «assolutamente favorevole alle limitazioni» soprattutto «per evitare chiusure e restrizioni che per noi sarebbero devastanti nel periodo pre-natalizio, quando commercianti e pubblici esercizi registrano il 30% in più del fatturato rispetto a tutti gli altri mesi dell'anno».  

Sul Natale si sono espressi anche Sileri e Speranza. Se il sottosegretario alla Salute parlato in modo rassicurante di «Natale libero», Speranza ha riportato cautela. «Come sarà il Natale dipende da noi – ha detto il ministro – L'indice Rt che ci sarà fra dieci giorni non è scritto in cielo».

Riguardo a un’eventuale modifica della durata del green pass, Speranza ha spiegato che in questo momento è orientato a mantenere le regole esistenti, monitorando però l’attenzione del quadro epidemiologico.

Il presidente dell’Aifa Giorgio Palù si è mostrato favorevole a una modifica del green pass: «Dopo la terza dose possiamo garantire 12 mesi – ha detto – e quindi occorre pensare a una riduzione della durata per quanto riguarda la seconda dose, ma questa sarà una decisione del Comitato tecnico scientifico». «L'unica riflessione in atto è sulla durata del green pass – ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa – Non sono sul tavolo né l'ipotesi di togliere il tampone per ottenere il certificato verde, né quella di rendere validi solo i molecolari e non i rapidi».

Ministero della Salute e dei Trasporti hanno firmato di concerto un’ordinanza che stabilisce nuove regole per i trasporti: su quelli per i quali è prevista l’obbligatorietà del green pass, quest’ultimo dovrà essere controllato preferibilmente prima della salita a bordo; sui taxi i sedili posteriori non dovranno essere occupati da più di due passeggeri, se non sono componenti dello stesso nucleo familiare, e all’interno del veicolo resta possibile installare paratie divisorie tra conducente e passeggero.

Nel settore marittimo e portuale è necessario evitare quanto più possibile i contatti tra il personale di terra e il personale di bordo, e resta obbligatoria la mascherina per passeggeri e personale.

Sul bus torna in uso la porta anteriore vicino al conducente, a patto che ci sia un pannello divisorio tra l’autista e i passeggeri. 

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Nel frattempo è stato attivato un nuovo servizio dell’Inps “Greenpass50+”, per la verifica del green pass da parte dei datori di lavoro con più di 50 dipendenti. Il servizio si avvale di una nuova funzionalità per il ruolo di “verificatore”, che permette di selezionare massivamente i dipendenti per i quali effettuare il controllo e migliorare così l'usabilità della piattaforma.

Istigavano alla violenza nella chat No-pass, 17 indagati

La polizia ha eseguito una serie di perquisizioni in sedici città italiane nei confronti di alcune persone iscritte al canale Telegram “Basta Dittatura”, uno degli spazi social di maggiore riferimento per i No-pass e i No-vax. Diciassette tra le persone più attive sul canale state indagate per istigazione a delinquere, «con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e istigazione a disobbedire le leggi»: avrebbero infatti istigato all’uso delle armi e a compiere atti illeciti contro le più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi.

LaPresse Marco Alpozzi

Secondo gli inquirenti, facevano espliciti riferimenti, a «impiccagioni», «fucilazioni», «gambizzazioni», oltre ad allusioni dirette a «nuove marce su Roma» e al terrorismo. Molti dei perquisiti risultavano già noti alle forze dell'ordine per aver aderito a posizioni estremiste e per precedenti reati.

Nelle perquisizioni sono state trovate una tanica da cinque litri di acido cloridrico, una balestra, alcune baionette e coltelli, un vecchio fucile, e un documento storico riconducibile al nazifascismo.

L’incontro tra Cina e Usa

AP Photo/Carolyn Kaster

Dopo una serie di incontri telefonici, il presidente statunitense Joe Biden e Xi Jinping si incontreranno oggi faccia a faccia, anche se virtualmente. Sul tavolo l’incognita Taiwan, sulla cui sovranità le due potenze si sono scontrate nelle scorse settimane, e le risoluzioni sul clima uscite dalla Cop26.  

Myanmar, rilasciato giornalista Usa

AP

È stato rilasciato in Myanmar il giornalista americano Danny Fenster. Lo ha detto l'ex ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni unite, Bill Richardson, precisando che il giornalista è stato affidato a lui e che presto tornerà a casa. Fenster era stato condannato a 11 anni di lavori forzati per diffusione di informazioni false o provocatorie, contatto con organizzazioni illegali e violazione delle norme sui visti. 

Regno Unito, alzata allerta terrorismo

Il Regno Unito ha innalzato il livello di allerta per minaccia terroristica in seguito all'attacco che ha portato all'esplosione di un taxi davanti a un ospedale di Liverpool. La polizia britannica ha infatti classificato come atto terroristico l'esplosione in un taxi fuori dal Liverpool Women's Hospital domenica scorsa, che ha ucciso un uomo e ne ha ferito un altro. Tre uomini sono già stati arrestati ai sensi della legge sul terrorismo. Russ Jackson, il capo della polizia antiterrorismo nel nord-ovest dell'Inghilterra, ha detto che «le indagini continueranno per cercare di capire come è stato costruito il dispositivo, la motivazione dell'incidente e per capire se qualcun altro è stato coinvolto». 

In Italia più di un milione di bambine e bambini sono poveri

In 15 anni in Italia la popolazione di bambine, bambini e adolescenti è diminuita di circa 600mila minori, e oggi meno di un cittadino su sei non ha compiuto i 18 anni. Lo riporta Save the Children, nel suo “Atlante dell’infanzia a rischio”, dal titolo “Il futuro è già qui”, diffuso a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

AP Photo/Andreea Alexandru

Nello stesso arco di tempo è dilagata la povertà assoluta, con un milione di bambine, bambini e adolescenti in più senza lo stretto necessario per vivere dignitosamente. «La povertà assoluta – sottolinea l’Organizzazione – ha visto una crescita continua negli ultimi 15 anni, registrando una lieve frenata solo nel 2019, con l’entrata in vigore del reddito di cittadinanza. Poi nel 2020, con l’arrivo della crisi innescata dalla pandemia, la corsa della povertà assoluta è ripresa: su una platea di tre milioni di individui beneficiari del reddito di cittadinanza, 753mila sono minorenni».

«La povertà – si legge ancora nella nota – non è l’unico indicatore da guardare per misurare lo stato di salute dei minori nel paese: le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche sono sempre più marcate e si sperimentano sin dalla primissima infanzia. Le opportunità di sviluppo risultano molto diverse a seconda del luogo in cui si nasce o si cresce». 

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