L’inchiesta di Domani sui fondi green della finanza ha vinto il Climate Journalism Award 2024 dell’European Journalism Centre. Il lavoro giornalistico è stato pubblicato lo scorso giugno a firma di Stefano Vergine, Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos ed è stato realizzato insieme a Voxeurop e l’European Investigative Collaborations. L’inchiesta ha svelato che i cosiddetti fondi green, quelli venduti ai risparmiatori dell'Ue come «sostenibili», hanno investito 87,4 miliardi di dollari nelle 200 aziende più inquinanti al mondo. A beneficiarne è soprattutto il settore oil&gas, il più impattante sulla crisi climatica. Eni ha raccolto così 1,8 miliardi.

Nei giorni scorsi un’altra inchiesta di Domani è entrata nella cinquina finalista del premio dedicato a Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese assassinata nell’ottobre del 2018 dopo mesi di campagna d’odio per aver rivelato scandali di corruzione legati alla classe politica nel paese. Ad essere stata selezionata è stata l’inchiesta Predator files, firmata ancora da Stefano Vergine e realizzata in collaborazione con altre tredici testate giornalistiche tra cui Der Spiegel e Mediapart. 

Il lavoro ha rivelato come lo spyware Predator, frutto dell’alleanza tra l’azienda francesce Nexa e il gruppo israeliano Intellexa, è stato venduto a regimi repressivi ed è stato impiegato contro giornalisti, attivisti e difensori di diritti umani.

Ad aver vinto l’edizione del 2024 del premio dedicato a Daphne Caruana Galizia è stata l’inchiesta Lost in Europe, pubblicata anche da Domani a firma di Cecilia Ferrara e Angela Gennaro che si è occupata della scomparsa di oltre 50mila minori migranti non accompagnati.

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