Un ateneo digitale all’avanguardia, al servizio delle imprese e del capitale umano del paese. È l’Universitas Mercatorum, l’università delle Camere di commercio italiane, del gruppo Multiversity, che ha inaugurato lunedì 9 dicembre il nuovo anno accademico 2024-2025 nel segno dell’innovazione e dell’impegno verso le grandi transizioni del nostro tempo, in un contesto che richiede risposte forti alle sfide sociali, tecnologiche e ambientali.

«L’Universitas Mercatorum continua il suo percorso di crescita, consolidando la sua missione di università digitale all’avanguardia, al servizio delle imprese e del capitale umano del nostro paese. Quest’anno inauguriamo un nuovo anno accademico nel segno dell’innovazione e dell’impegno verso le grandi transizioni del nostro tempo, in un contesto che richiede risposte forti alle sfide sociali, tecnologiche e ambientali. Il nostro ateneo, nato dalle imprese per le imprese, contribuisce con convinzione alla riduzione delle disuguaglianze educative e sociali, puntando su una formazione digitale inclusiva e sulla qualità della ricerca», ha dichiarato il rettore dell’ateneo, Giovanni Cannata, durante la cerimonia tenutasi lunedì 9 dicembre nella Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna.

È intervenuta anche Ouided Bouchamaoui, imprenditrice tunisina e Premio Nobel per la Pace 2015, con la lectio magistralis “Formazione, economia e istituzioni per la stabilità e la pace nel bacino del Mediterraneo”, dichiarando come «l'istruzione e il dialogo siano strumenti fondamentali per plasmare il futuro del Mediterraneo e le università devono adattarsi per rispondere alle sfide del nostro tempo. Le università digitali trascendono i confini, riunendo studenti, educatori e ricercatori provenienti da tutto il paese, offrendo un’istruzione accessibile e di alta qualità online. Questo tipo di formazione promuove la collaborazione, celebra la diversità e crea un senso condiviso di scopo, risolvendo la disparità nell’istruzione e fungendo anche da simbolo di ciò che possiamo realizzare lavorando insieme».

Il Presidente di Multiversity, Luciano Violante, ha ringraziato Bouchamaoui per la sua presenza sottolineando come «la sua esperienza e i suoi valori, ci ispirino a credere che il dialogo e la mediazione possano prevalere sulla volontà di potenza, contribuendo a giustizia, progresso e libertà. L’università è il luogo d’eccellenza per la costruzione di un pensiero nuovo, capace di svelare le trame nascoste dei fatti e di offrire un argine alla violenza».

Fabio Vaccarono, CEO di Multiversity e presidente dell’Universitas Mercatorum, ha richiamato l’importanza delle trasformazioni in atto nel mondo dell’istruzione e ribadito la missione centrale dell’ateneo: «Il digitale e soprattutto l’avvento dell’intelligenza artificiale hanno cambiato radicalmente il modo di apprendere nuove competenze e questa tecnologia sta ridisegnando il mondo dell’istruzione, garantendo pari opportunità di apprendimento affinché nessuno sia lasciato indietro. L’Universitas Mercatorum si pone come un ponte tra innovazione e tradizione, tra imprese e studenti, con l’obiettivo di costruire una società più equa e competitiva a livello globale. I nostri atenei si confermano attori essenziali per la democratizzazione del sapere, cioè capaci di abbattere barriere geografiche e sociali: la formazione deve essere, infatti, inclusiva, accessibile e di qualità».

© Riproduzione riservata