L’istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma ha iniziato a somministrare il vaccino per il vaiolo delle scimmie per le categorie indicate dalla circolare del ministero della Salute. In 48 ore le richieste di prenotazione sono state oltre 600. Attualmente la campagna di vaccinazione non sarà di massa, ma è rivolta alle categorie a rischio indicate dalla circolare del ministero della Salute: ecco quali sono
Da oggi, lunedì 8 agosto, l’istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma dà il via alla vaccinazione per il vaiolo delle scimmie per le categorie indicate dalla circolare del ministero della Salute. Lo Spallanzani fa da apripista e saràa poi seguito, la prossima settimana, da Milano. Per le altre due regioni maggiormente colpite dai contagi, Veneto ed Emilia Romagna, non è stata ancora fissata la data per l’inizio delle somministrazioni.
I vaccini somministrati oggi saranno una decina, a fronte di oltre 600 prenotazioni. Nel documento diffuso nei giorni scorsi dal ministero si spiega che «al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa». Al momento si agisce dunque con la somministrazione per alcune categorie ben definite.
Chi deve fare il vaccino
A definire la platea da immunizzare è stata una circolare del ministero della Salute. Nel documento sono anche definite le modalità e i tempi di somministrazione.
Le prime categorie alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre esposizione, sono individuate tra:
- personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus.
- persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (msm), che rientrano nei seguenti criteri di rischio:
- storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali;
- e/o partecipazione a eventi di sesso di gruppo;
- e/o partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune;
- e/o recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno);
- e/o abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (chemsex).
Per ricevere il vaccino bisogna prenotarsi mandando una mail a vaccinomonkeypox@inmi.it. In appena 48 ore le richieste di prenotazione sono state oltre 600. Nella circolare del ministero è specificato che «si ritiene importante il coinvolgimento delle associazioni Lgbtqia+ e quelle per la lotta all’Hiv, in particolare per favorire una corretta informazione sulla campagna vaccinale».
Il vaccino e le due dosi
Il vaccino attualmente disponibile, Mva-Bn è un vaccino distribuito degli Stati Uniti con il nome di Jynneos, autorizzato dalla Food and Drug administration (Fda) per la prevenzione del vaiolo e del vaiolo delle scimmie nei soggetti adulti ad alto rischio di infezione.
Mva-Bn è autorizzato in Europa, con il nome commerciale Imvanex, secondo quanto riportato dall’agenzia europea per i medicinali (Ema). Il prodotto presenta delle piccole differenze in termini di processo di produzione e specifiche di qualità tra le varie autorizzazioni all'immissione in commercio nelle diverse regioni, ma ciò non influisce sulla qualità finale del vaccino. L’Ema ha esteso l’indicazione d’uso di Imvanex, che in precedenza era usato soltanto per il vaiolo, anche al vaiolo delle scimmie.
La vaccinazione, possibile a partire dai 18 anni di età, prevede due dosi a distanza di almeno 4 settimane, cioè 28 giorni l’una dall’altra. La dose di richiamo è costituita da una sola dose per chi ha ricevuto in passato almeno una dose di vaccino antivaiolo o di Mva-Bn o che abbia concluso il ciclo vaccinale di due dosi di Mva-Bn da oltre due anni.
Al momento è preferibile una distanza di almeno 28 giorni tra la somministrazione di un vaccino contro il Covid e il vaccino Mva-Bn. Il vaccino, essendo costituito da un virus non replicante, può essere somministrato anche in soggetti immunocompromessi. Tali soggetti potrebbero, tuttavia, presentare una risposta anticorpale ridotta. Il vaccino può essere somministrato anche a soggetti con infezione da Hiv o con dermatite atopica.
Numero di dosi di vaccino
Le dosi di vaccino attualmente disponibili sono state distribuite tra le regioni che hanno registrato il più altro numero di casi. Complessivamente in Italia saranno distribuite 4.200 dosi di vaccino così distribuite:
- Lombardia: 2mila dosi
- Lazio: 1.200 dosi
- Emilia Romagna: 600 dosi
- Veneto: 400 dosi
Una quota di vaccino resterà stoccata presso il ministero della Salute per eventuali emergenze. In previsione di una successiva tranche saranno nuovamente stabiliti i criteri e il piano di distribuzione delle dosi ulteriormente disponibili, in accordo con le regioni e la pubblica amministrazione.
I dati sui contagi
I dati, aggiornati a sabato 6 agosto, contano nel Lazio 109 casi di vaiolo delle scimmie. In Lombardia, invece, i casi riscontrati sono saliti a oltre 260. L’infezione continua a svilupparsi quasi esclusivamente fra maschi (501) rispetto ai soli quattro casi fra donne, secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute. In Europa i casi registrati sono 15.926 da 38 paesi, 399 sono stati ricoverati in ospedale, due sono deceduti.
La maggior parte dei casi aveva tra i 31 e i 40 anni (41 per cento) ed era di sesso maschile (99,1 per cento). Tra i casi con Hiv, il 36 per cento era sieropositivo. I sintomi maggiormente registrati sono eruzioni cutanee, febbre, affaticamento, dolori muscolari, brividi o mal di testa. Il paese europeo che conta più casi è la Spagna, con 4.577.
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