L’alleanza tra Australia, Usa, Giappone e India ha una tacita funzione anticinese ma sulla Russia le posizioni sono diverse
Mentre il Giappone ospitava il quarto vertice Quad, (Quadrilateral Security Dialogue), l’alleanza strategica in funzione – non dichiaratamente – anticinese tra Giappone, Stati Uniti, India e Australia, quattro bombardieri cinesi e russi hanno sorvolato il Mar del Giappone. Nessuno di loro ha varcato lo spazio aereo nipponico, ma la dimostrazione non è passata inosservata. Il ministro della Difesa giapponse, Nobuo Kishi, riferendo il fatto ha parlato di una «provocazione inaccettabile». Mentre al Financial Times, un funzionario statunitense ha dichiarato che «l'esercitazione mostra che la Cina sta continuando la sua cooperazione militare con la Russia nell'indopacifico anche se la Russia brutalizza l'Ucraina».
I bombardieri cinesi (H-6) si sono uniti a quelli russi (TU-95) sorvolando il Mar Cinese orientale. Poi, separatamente, un areo da ricognizione russo (IL-20) è stato avvistato in volo al largo della costa settentrionale del Giappone. Il ministero della Difesa cinese ha detto che si è trattato di pattugliamenti aerei strategici congiunti condotti sopra il Mar del Giappone, il Mar Cinese orientale e il Pacifico occidentale.
Il Gruppo Quad
Al vertice erano presenti il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, giunto all’ultima tappa del suo tour in Estermo Oriente, iniziato lo scorso 20 maggio in Corea del Sud e poi approdato in Giappone; il presidente indiano Narendra Modi e il neoeletto primo ministro australiano Anthony Albanese, fresco di giuramento (si è insediato ieri, 23 maggio).
Il Quad è un gruppo di Dialogo quadrilaterale sula sicurezza, nato nel 2007, per dare una risposta umanitaria allo tsunami che il 26 dicembre 2004 devastò il Sud-est asiatico, provocando centinaia di migliaia di morti. Tuttavia l’alleanza è rimasta pressoché ferma per una decina di anni fino al un nuovo avvio, nel 2017, su iniziativa dell’allora primo ministro giapponese Shinzo Abe.
L’incontro di oggi era il quarto vertice dalla creazione del formato a quattro dell’Indopacifico, e il secondo che si è svolto in presenza. Nella dichiarazione finale congiunta, i leader hanno ricordato che il gruppo si è evoluto, dalla sua nascita, fin a diventare «un partenariato regionale di primo piano dedicato all’affermazione di una visione comune per un Indo-Pacifico libero e aperto».
“Visione comune”
In realtà quella della «visione comune» appare un’opera ancora in divenire. Nella conferenza stampa che si è tenuta al termine dell’incontro, il padrone di casa, cioè il primo ministro giapponese Kishida, ha dichiarato che i leader dei paesi Quad hanno espresso preoccupazione per la guerra in Ucraina e la denuclearizzazione della Corea del Nord tra i crescenti casi di coronavirus, e riconosciuto che ciascuno dei quattro paesi del Quad ha una posizione leggermente diversa sull'invasione russa dell'Ucraina. Tuttavia, ha detto che tutti i leader concordano sul fatto che ogni paese deve attenersi ai principi dello stato di diritto, della sovranità e dell'integrità territoriale. «Siamo d'accordo sul fatto che difficilmente possiamo accettare alcun cambiamento unilaterale dello status quo con la forza», ha affermato Kishida.
Sulla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, il primo ministro giapponese ha sottolineato l’importanza per i paesi Quad di inviare al mondo un messaggio condiviso, nonostante le lievi differenze nelle rispettive posizioni.
Un messaggio per l’India
Il presidente Usa Joe Biden, ha definito il momento storico presente «un'ora buia nella nostra storia». Secondo quanto riportato da Ap, Biden e ha esortato il gruppo a fare un maggiore sforzo per fermare l'aggressione di Putin. Perché la guerra in Ucraina, ha detto all’inizio del vertice, «è più di una semplice questione europea. È una questione globale»
Il messaggio del presidente americano appariva rivolto all'India, che a differenza degli altri paesi non solo non ha imposto sanzioni alla Russia, ma non ha neanche apertamente condannato la sua aggressione all’Ucraina, mentre resta il principale fornitore di hardware militare di Mosca.
Il tema della guerra in Ucraina è stato ripreso dai due leader in un incontro bilaterale, e, come ha poi riferito Biden ai giornalisti, le consultazioni tra i due paesi dovranno continuare. Biden ha chiesto a Modi di rinunciare al petrolio russo, ma il primo ministro indiano non ha assunto una posizione, mostrando quello che il presidente Usa ha definito un atteggiamento «un po' traballante» dell’India nella sua risposta all'invasione russa.
50 miliardi per l’Indopacifico
Uno dei risultati più consistenti del vertice è stato l’impegno dei quatto paesi di investire oltre 50 miliardi di dollari per i prossimi cinque anni nello sviluppo di infrastrutture nella regione, come parte dei loro sforzi per contrastare la crescente influenza della Cina nell’area indopacifica.
Nella dichiarazione finale i leader hanno affermato che i paesi Quad mirano a dimostrare che il gruppo «è una forza positiva, impegnata a portare benefici tangibili alla regione» in un momento di profonde sfide globali.
Inoltre è stata ribadita la la ferma opposizione «a qualsiasi azione coercitiva, provocatoria o unilaterale che cerchi di cambiare lo status quo» nell'Indopacifico. Tra queste azioni sono state menzionate «la militarizzazione», «il pericoloso uso delle navi della guardia costiera» e «gli sforzi per interrompere le attività di sfruttamento delle risorse offshore di altri paesi», tutte accuse generalmente mosse contro la Cina. Durante il vertice si è parlato anche di cambiamenti climatici, Covid-19 e Corea del Nord, verso quest’ultima i capi di stato e governo hanno espresso la propria disponibilità al sostegno nella lotta contro il Covid.
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