In una telefonata con un’ex dipendente di Visibilia, in cassa integrazione a sua insaputa, Dimitri Kunz le chiedeva di restare in silenzio: «Se ci denunci ci mettiamo l’uno contro l’altro». L’Inps fa sapere che i lavoratori in Cig non sono stati regolarizzati, anche se Santanchè diceva il contrario
Dimitri Kunz, compagno della ministra del Turismo Daniela Santanchè, è stato registrato a sua insaputa nel novembre 2021. Al telefono parlava della cassa integrazione Covid per la società Visibilia, dicendo che l’azienda non poteva certo restituire i soldi all’Inps: «È che non possiamo renderli perché sarebbe come ammettere...».
A registrare la telefonata non sono stati i magistrati (Kunz non era intercettato) ma Federica Bottiglione, la dipendente in cassa integrazione sua insaputa – insieme ad altri 12 lavoratori, riporta La Stampa – che ha portato l’azienda davanti al giudice del lavoro a Roma.
La trascrizione della chiamata è confluita negli atti della guardia di finanza allegati alla causa civile intentata dai soci di minoranza contro Visibilia editore. La procura di Milano indaga per truffa ai danni dello stato, ipotizzando che gli amministratori di Visibilia, tra cui Kunz, fossero «consapevoli» del sistema: incassare la Cig mentre i dipendenti continuavano a lavorare. L’importo complessivo di fondi erogati all’azienda ammonta a 126mila euro per un totale di 12mila ore di Cig.
La denuncia di Bottiglione
Già lo scorso luglio, in un’intervista a Report, Bottiglione (responsabile delle relazioni istituzionali di Visibilia) aveva detto che mentre era in cassa integrazione lavorava in Senato come assistente di Santanchè e La Russa, con cui aveva un contratto di consulenza. E soprattutto che nessuno le aveva comunicato di stare usufruendo della Cig Covid a zero ore.
La telefona registrata con Kunz porta ora nuovi elementi sulle responsabilità del compagno di Santanchè. Di fronte alle richieste dell’allora dipendente di Visibilia, Kunz rispondeva così: «L’unico modo per essere a posto è non fare casino, se denunci te stessa e l’azienda ci mettiamo l’uno contro l’altro».
Cosa dice l’Inps
L’ufficio Vigilanza ispettiva dell’Inps ha comunicato alla guardia di finanza che «non risultano regolarizzazioni (richieste o approvate) relative al periodo 2020/2022 afferenti alla questione Cig né da parte di Visibilia editore spa né di Visibilia concessionaria».
A dare la notizia è il Corriere della Sera, che riporta questa nota del 6 settembre. Una versione in netto contrasto con quella fornita lo scorso luglio dalla ministra Daniela Santanchè, che di fronte al parlamento aveva giurato: «La posizione Cig di Bottiglione e di altri è già in corso di regolarizzazione».
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