Se non proprio imbacuccati con cappotti e berretti di lana, gli uomini dovranno presentarsi quantomeno in camicia, giacca e pantaloni, mentre nel caso delle donne saranno graditi vestiti lunghi e scialli. È il dress code richiesto ai seicento che, al costo di 80 euro, potranno assistere al concerto natalizio de Il Volo ad Agrigento.

La necessità di dare precise indicazioni sul vestiario da indossare nasce da un particolare non secondario: l'esibizione, prevista davanti al Tempio della Concordia, nel cuore della Valle dei Templi, non si terrà a dicembre ma tra pochi giorni. Il concerto, che sarà registrato per poi essere messo in onda su Mediaset il giorno della vigilia di Natale, è in programma il 31 agosto. «Una spolverata di neve sulla Valle dei Templi? Non si arriverà a questo, ma che l’atmosfera natalizia regnerà sovrana è certo», si legge sul sito del Parco archeologico dove i biglietti sono stati già messi in vendita.

Tuttavia, stando alle voci che circolano e che finora non sono state smentite, l'organizzazione avrebbe proposto alla Regione Siciliana la possibilità di utilizzare un cannone spara-neve artificiale per migliorare l'effetto scenico.

Uno spot milionario

Si tratta soltanto di uno degli elementi che hanno fatto scoppiare un caso circa l'opportunità di investire in un progetto che, secondo il governo guidato da Renato Schifani, porterà lustro all'isola anche all'estero. Un obiettivo per cui la Regione ha stanziato 900mila euro, a cui si aggiungono i 300mila messi sul tavolo dal ministero del Turismo. «Un’occasione straordinaria – ha dichiarato Schifani –. Gli artisti che compongono Il Volo rappresentano la grande tradizione canora italiana a livello nazionale e internazionale. Sono tre ragazzi molto amati dal pubblico e molto legati alla Sicilia, anche perché uno di loro è nato a Naro, proprio nell’Agrigentino».

L'accordo riguarda la realizzazione di due eventi: la sera del 31 agosto, il concerto destinato alla messa in onda in Italia, mentre l'1 settembre verrà registrata un'esibizione che sarà trasmessa da novembre e per tutto il 2025 negli Stati Uniti dalla Pbs (Public Broadcasting Service).

Il contratto stipulato con la ditta Il Volo srl – le cui quote sono ripartite in parti uguali tra i componenti del trio Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble – prevede un compenso di 200mila euro per i cantanti, ai quali andranno anche 14mila euro per la partecipazione alla conferenza stampa e poco più di seimila per diventare testimonial della campagna promozionale di Agrigento – Capitale della cultura 2025.

Nell'insieme la parte artistica – comprensiva di spese per orchestra, direttore, coro, arrangiamenti – varrà circa 312mila euro, a cui se ne aggiungono 374mila relativi ai costi per la produzione televisiva. Ma il progetto sfiora l'importo complessivo di un milione e 250mila euro. Un investimento su cui il governo regionale di centrodestra crede ciecamente, al punto da accettare anche di chiudere i cancelli della Valle dei Templi ai turisti.

«Gli organi competenti, per tutelare l’importante patrimonio archeologico e storico-artistico del sito, hanno richiesto la sospensione delle visite dell’area archeologica e paesaggistica della Valle dei Templi nelle due giornate», si legge in un comunicato diramato dalla Regione.

L’opposizione: soldi da spendere in servizi

Non tutti però sono convintissimi della bontà dell'iniziativa. Tra questi il Partito democratico, il cui capogruppo all'Assemblea regionale è Michele Catanzaro, deputato originario proprio di Agrigento. «Ringrazio per l'invito ma sono profondamente rispettoso della comunità agrigentina, oggi giustamente perplessa di fronte a un evento che, pur di grande valore artistico, sembra frutto di una strategia propagandistica che mira a nascondere sotto la sabbia i grandi problemi che vive il territorio – ha dichiarato in una nota l'esponente dem – Valorizzare il territorio agrigentino per promuoverlo non significa solo organizzare costosi eventi di spettacolo bisogna renderlo accogliente e con servizi efficienti».

Nel mirino dell'opposizione è finita anche lo scollamento tra ciò che andrà in onda in giro per il mondo e ciò che chi vive ad Agrigento conosce da vicino giorno per giorno.

«L'intera provincia è nella morsa di un'emergenza idrica epocale, di una perdurante emergenza rifiuti e di una pessima condizione infrastrutturale. Vendere la bellezza oggettiva della Valle dei Templi e scaricare sul capo dei sindaci i problemi è irrispettoso per una popolazione che al mattino si sveglia chiedendosi se avrà l'acqua per i bisogni primari», ha aggiunto Catanzaro, annunciando la propria rinuncia al concerto. «Spero che faranno altrettanto tutti gli altri deputati agrigentini all'Ars».

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