Dopo la polemica suscitata dalla presenza alla fiera della piccola e media editoria del filosofo Leonardo Caffo, accusato di lesioni aggravate ai danni della sua ex compagna, diversi attivisti, scrittori e intellettuali hanno deciso di non rispondere all’invito
Dopo il ritiro di Pietro Turano, Giulia Siviero e Carlotta Vagnoli dalla fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi” a Roma, arriva anche quello del fumettista romano Zerocalcare. Al centro la presenza in uno dei panel di Leonardo Caffo, filosofo coinvolto in un processo per lesioni aggravate ai danni della sua ex compagna, che dopo le polemiche ha ritirato la sua partecipazione.
Zerocalcare lo ha annunciato su Instagram in una lunga serie di storie: «Mi è sembrato evidentemente inopportuno invitare a una fiera dedicata a Giulia Cecchettin un uomo accusato di violenza ai danni della sua compagna», scrive. «Mi è sembrato sbagliato invocare il garantismo per troncare una discussione sulla violenza di genere, credo che sia stato tutto sbagliato».
Dopo aver motivato il suo silenzio di questi giorni, e aver detto che gli è servito del tempo per riflettere sulla sua partecipazione, il fumettista ha parlato di «un’occasione persa». Dopo aver parlato con la sua casa editrice – Bao publishing –, «che ha condiviso il mio stesso disagio», Zerocalcare ha deciso di annullare il panel che avrebbe dovuto moderare proprio Chiara Valerio – curatrice della fiera che ha deciso di invitare Caffo.
«Non ho deciso di annullarlo perché penso che non si possa parlare con Chiara Valerio, ma perché mi pare impossibile glissare su questo tema e parlare di editoria come se niente fosse. E al tempo stesso mi pare grottesco pensare che un maschio tenga un incontro in cui spiega a una donna come avrebbe dovuto comportarsi in termini di femminismo», ha aggiunto.
Anche la casa editrice di Zerocalcare cancellerà tutti i panel, ma manterrà gli stand e i firmacopie degli autori, compreso quello del fumettista.
La vicenda
Dopo la pubblicazione del programma di Più libri più liberi, diverse persone sui social avevano rilevato un’incongruenza. Dal calendario degli incontri risultava una lectio magistralis tenuta da Leonardo Caffo, coinvolto in un processo la cui sentenza sarà emessa il 10 dicembre. Secondo alcune attiviste, intellettuali che in questi giorni hanno ritirato la loro presenza dalla fiera e diversi commenti sui social, a rendere più grave il fatto è che quest’anno la fiera è dedicata a Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta un anno fa.
In un primo momento la curatrice di Plpl, Chiara Valerio, ha difeso la scelta invocando «il garantismo e la presunzione d’innocenza». Dichiarazioni che hanno reso il dibattito ancora più acceso. Caffo, dal canto suo, ha deciso di non partecipare all’incontro.
Plpl ha pubblicato infine un post di scuse, dopo le defezioni di Pietro Turano e Fumettibrutti: «Abbiamo sbagliato e ferito, oltre le nostre intenzioni, e ci scusiamo».
Dalla fiera hanno fatto sapere che verranno destinati alcuni spazi, compresa la sala prevista inizialmente per l’incontro del filosofo, ad associazioni che si occupano di violenza di genere e centri antiviolenza.
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