Parte la nuova sottoscrizione dei lettori di Domani per finanziare il lavoro di inchiesta dei giornalisti freelance, stavolta sui temi legati all’emergenza coronavirus
- Tutto è cominciato il 21 luglio scorso quando una cinquantina di eroici abbonati "sulla fiducia” si sono riuniti su Zoom per giudicare nove progetti di inchiesta sui temi ambientali e scegliere quelli da proporre per il crowdfunding.
- Il primo esperimento è andato molto bene, adesso proviamo con il secondo, stavolta sui temi legati all’emergenza Covid.
- Da oggi parte dunque il crowdfunding, a cui potete accedere attraverso questo link.
Il primo esperimento è andato molto bene, adesso proviamo con il secondo. Parte la nuova sottoscrizione dei lettori di Domani per finanziare il lavoro di inchiesta dei giornalisti freelance, stavolta sui temi legati all’emergenza Covid.
Tutto è cominciato il 21 luglio scorso, due mesi prima dell'uscita di Domani in edicola, quando una cinquantina di eroici abbonati "sulla fiducia” si sono riuniti su Zoom per giudicare nove progetti di inchiesta sui temi ambientali - selezionati dalla redazione tra le numerose proposte arrivate - e scegliere quelli da proporre per il crowdfunding. Quattro i progetti più votati: l’inquinamento da Pfas in Veneto e non solo (Luca Bortoli e Christian Elia), le miniere di cobalto in Congo (Luca Attanasio), gli allevamenti intensivi di bovini in pianura Padana (Francesco Dradi) e la cementificazione in Sardegna (Paola Pintus).
Il costo delle quattro inchieste era di 8mila euro e questo è stato l’obiettivo indicato ai lettori per il nostro crowdfunding, dopo aver stabilito che Domani avrebbe contribuito fino alla metà dell’obiettivo se il risultato fosse stato inferiore. Invece, nonostante la raccolta fondi sia stata fatta in agosto, e per un giornale che doveva ancora nascere, l’obiettivo è stato addirittura superato, e ci ha consentito di retribuire i freelance con 10mila euro complessivi, più di quanto avevano chiesto.
Abbiamo dunque centrato i tre obiettivi fondamentali di questa operazione. In primo luogo, Domani vuole pubblicare contenuti che interessino davvero ai lettori e non solo ai giornalisti, e il modo migliore per riuscirci è coinvolgerli nella scelta degli argomenti. Poi vogliamo aiutare i freelance a ottenere una remunerazione dignitosa del loro lavoro e un budget adeguato per le spese. Infine, dichiarando in modo trasparente che cosa chiediamo di finanziare e per quali importi, puntiamo a diffondere tra i lettori la consapevolezza che l'informazione ha un costo, che può diventare anche molto elevato per il giornalismo di inchiesta serio.
Le quattro inchieste finanziate in estate sono state pubblicate a partire dal 28 settembre, tutti i lunedì, per un totale di 13 articoli (e diversi video) che continueranno a uscire fino al 21 dicembre di Natale.
Adesso tocca alle inchieste sull’emergenza Covid. Ripetendo lo stesso schema, abbiamo chiamato gli abbonati di Domani a una conferenza via Zoom in cui sono state presentate nove proposte di inchiesta. Al termine le più votate sono risultate tre: “La pandemia nelle fabbriche: isole felici o luoghi di contagio?” di Chiara Colangelo e Max Cavallari, “Il corpo della donna in pandemia” di Federica Tourn, “La lotteria del vaccino anti-Covid” di Stefano Valentino.
Da oggi parte dunque il crowdfunding, a cui potete accedere attraverso questo link. Ricordate che si chiede il finanziamento per il pacchetto delle tre inchieste e non per i singoli progetti, per scongiurare il rischio del giornalismo “su commissione”. La somma necessaria è di 6mila euro, nuovamente con l’impegno di Domani a coprire fino al 50 per cento del budget se il risultato della sottoscrizione non raggiungesse l'obiettivo.
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