- Mentre continua il dramma del sovraffollamento, quasi la metà dei decessi registrati negli istituti è per suicidio.
- A togliersi la vita sono soprattutto i giovani sotto i 35 anni. Ma per la politica cambiare l’ordinamento penitenziario non è una priorità.
- Nelle grandi riforme del sistema giudiziario, la dignità dei detenuti è solo una nota a piè di pagina. Nonostante le rivolte del marzo 2020 e il caso drammatico di Santa Maria Capua Vetere, infatti, il problema delle carceri è rimasto in fondo alla lista degli interventi.
Il carcere è un luogo di morte. Ma nessuno vuole riformarlo


24 dicembre 2021 • 07:00Aggiornato, 24 dicembre 2021 • 14:46