L’ufficiale di Marina, Antonio Masala, parlava con l’uomo di Musk in Italia, Andrea Stroppa, paventandogli la possibilità di un accordo per tutto il paese o inizialmente solo con la Marina per utilizzare i servizi satellitari del fondatore di Tesla. Per farlo Masala inviava un documento segreto: «È veramente riservato», si legge nell’informativa agli atti dell’indagine. 

L’inchiesta

L’inchiesta della procura di Roma punta ad alcuni appalti, ritenuti truccati dalla procura di Roma, indetti dal ministero dell’Interno, della difesa e da Sogei, partecipata dal ministero dell’Economia. Proprio un anno fa venivano messi sotto controllo i telefoni di due indagati, emerge da una delle informative dell’indagine che ha portato all’arresto del numero due della spa pubblica, Paolino Iorio, e dell’imprenditore Massimo Rossi. I finanzieri hanno anche piazzato le telecamere all’ingresso della casa di Rossi così come nella sua Porsche Macan. Dalle intercettazioni gli inquirenti hanno scoperto analoghi rapporti tra Rossi e Masala, capitano di fregata della marina militare, ma anche il coinvolgimento di Amato Fusco, primo dirigente tecnico della polizia di Stato.

I meccanismi, ritenuti illeciti dalla procura, per "ringraziare” i pubblici ufficiali sono sempre gli stessi: far inserire nella catena degli affidamenti ditte legate a familiari dei funzionari corrotti. Nell’indagine c’è un capitolo dedicato proprio agli affari di Elon Musk, diventato riferimento della premier Giorgia Meloni, in Italia. È indagato, infatti, Andrea Stroppa, il suo uomo nel nostro paese, per un’ipotesi di corruzione, contestazione che lui respinge con forza evocando il complotto. Risulta indagato in concorso proprio con Masala. Cosa c’è nelle carte?

Stroppa e Starlink

Nell’informativa c’è un paragrafo intitolato “vicenda Starlink”, dal nome dei servizi offerti da una delle creature societarie di Musk, la SpaceX. In particolare si racconta di un Masala impegnato ad allargare le sue attività per avere nuove possibilità di «illeciti guadagni». Gli inquirenti ricostruiscono le azioni del pubblico ufficiale a partire dalla capacità di «far riconoscere – dai massimi livelli istituzionali coinvolti – un ruolo al sesto reparto dello stato maggiore difesa nell'iter di pianificazione ed implementazione del progetto Starlink», si legge nelle carte depositate.

Successivamente Masala ha instaurato «opache interazioni» proprio con Stroppa prima di procedere al coinvolgimento di Olidata, società partecipata dalla moglie di Masala, nella catena degli affidamenti. Masala, secondo le fiamme gialle, ha lavorato per finalizzare il progetto Starlink, «intervenendo, fra l'altro, nelle decisioni assunte da Stroppa». Nelle attività del pubblico ufficiale c’è l’utilizzo di canali comunicativi criptici per evitare intercettazioni e guai giudiziari.

Nelle sue attività Masala trova sostegno in Cristiano Rufini, titolare della Vipa, società coinvolta nel giro di utilità economiche. La coppia riesce a organizzare un appuntamento, nel giugno 2024, tra Stroppa e Giovanni Gagliano (non indagato), generale e capo del sesto reparto. Il generale non abbocca e palesa forti dubbi sull’operazione.

«Gagliano mi ha voluto parlare perché ha detto “non vorrei che tu avessi interessi personali perché stai perorando la causa Starlink molto fortemente e quindi questa cosa la trovo molto strana”», raccontava Masala al suo interlocutore. Nonostante tutto Masala e Stroppa si sentivano al telefono, il primo era ottimista per un accordo su tutto il paese o almeno intanto con la Marina. «È stato rilevato come il Ministero della Difesa abbia confermato la volontà di dotarsi del sistema satellitare in questione», scrivono le fiamme gialle visto che il 30 luglio si è svolta una riunione indetta dall’ufficio di gabinetto della Difesa alla presenza di Masala. Stroppa, nelle intercettazioni, si diceva contento di fare una cosa per il suo paese.

Si arriva a fine agosto di quest’anno quando Masala chiama Stroppa e gli dice: «Quindi io ti mando un documento che è veramente riservato, interno; ti chiedo di pulirlo te, io non ho modo di pulirlo» e Stroppa risponde: «No, no, no... è solo interno per noi, per capire [...] so' contento, insomma che... stiamo un po' in anticipo di qualche giorno, così...».

© Riproduzione riservata