Confrontando il minutaggio dedicato al referendum sulla giustizia con quello dedicato nel 2016 al referendum sulle trivelle, risulta che i telegiornali hanno parlato dei quesiti per lo stesso tempo, invece le trasmissioni la metà
Il leader della Lega e grande promotore del referendum, Matteo Salvini, ha sostenuto che il mancato raggiungimento del quorum al referendum (ha votato il 20,9 per cento degli aventi diritto, il minimo storico) sia dipeso dal fatto che il dibattito è stato silenziato dai media.
Per capire davvero i media televisivi abbiano dedicato meno tempo di quanto consueto al referendum sulla giustizia, è possibile utilizzare i dati forniti da Agcom.
Il confronto
Il confronto è possibile tra il referendum sulla giustizia e quello del 2016 in materia di trivellazioni in mare, perchè sono gli unici dati disponibili per referendum abrogativi.
Anche quello del 2016 non aveva raggiunto il quorum, ma il numero di votanti era stato decisamente più alto: il 31 per cento, con circa 15 milioni di votanti.
Il dato mostra che nel tg si è parlato di referendum per gli stessi minuti per le trivelle nel 2016 e per la giustizia nel 2022. Addirittura, del referendum giustizia si è parlato di più nei tg delle reti Mediaset, di proprietà di Silvio Berlusconi il cui partito era schierato per il sì.
La vera discrepanza emerge per i programmi extra-tg, ovvero tutti i programmi di intrattenimento e i talk show serali, in cui il minutaggio tra il 2022 e il 2016 quasi si dimezza.
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