Il collaboratore, la cui attendibilità intrinseca è stata accertata in importanti e numerosi processi, che è conoscitore profondo delle logiche di "cosa nostra" nella gestione degli appalti negli anni '90, all'udienza del 9 giugno 1998 ha riferito che nella seconda metà degli anni '70 aveva più volte accompagnato a Milano in macchina Stefano Bontate
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo su questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie pubblicherà ampi stralci della sentenza d'appello su Marcello Dell’Utri, del presidente del tribunale Raimondo Loforti, giudici Daniela Troja e Mario Conte
Anche Angelo Siino ha riferito un episodio che può essere collocato nel periodo in esame e che dimostra come Dell'Utri non si fosse mai allontanato dal nucleo mafioso con il quale aveva interagito ed al quale aveva consentito di rafforzarsi con la sua opera di mediazione.
Il collaboratore, la cui attendibilità intrinseca è stata accertata in importanti e numerosi processi, che è conoscitore profondo delle logiche di "cosa nostra" nella gestione degli appalti negli anni '90, all'udienza del 9 giugno 1998 ha riferito che nella seconda metà degli anni '70 aveva più volte accompagnato a Milano in macchina Stefano Bontate.
In occasione di uno di detti viaggi, aveva incontrato Dell'Utri che scendeva le scale di Via Larga, dove vi era l'ufficio di Ugo Martello, insieme allo stesso Martello, a Stefano Bontate e, forse, a Mimmo Teresi (della cui presenza il Siino non era certo).
L'incontro è stato correttamente collocato dai giudici di primo grado nel periodo 1977- 1979 ed in ogni caso nel periodo in cui l'imputato lavorava già per Rapisarda atteso che Dell'Utri gli aveva fatto cenno ad una società di costruzioni in cui lavorava "un certo Alamia". Ancora una volta è emersa la conferma della precisa volontà di Dell 'Utri di mantenere i rapporti con i soggetti mafiosi protagonisti del patto mafioso del 1974.
Deve mettersi in evidenza che il Tribunale - contrariamente a quanto affermato dalla difesa all'udienza dell'11 febbraio 2013 - non ha ritenuto Siino "poco attendibile", ma, dopo avere indicato il valore processuale che avevano assunto nei processi le sue dichiarazioni e le sue conoscenze, aveva rilevato che le sue affermazioni relative al fatto che Dell'Utri aveva curato gli interessi di Ciancimino non potevano essere riscontrate dall'incontro di cui aveva parlato ("Pertanto, il Collegio non è in grado di collegare quell'incontro ad una circostanza specifica e di dare un significato alla frase usata dal Ronfate (secondo cui Dell'Utri avrebbe "curato" gli interessi di Ciancimino), rendendola suscettibile di autonomo riscontro. Quello descritto non è il solo viaggio fatto dal Siino in compagnia di Stefano Ronfate: pag 748 ).
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