- Serve un maggior coinvolgimento delle forze dell’ordine attraverso i controlli sulle strade e soprattutto all’uscita dalle discoteche o altri locali notturni, per impedire che ci si metta alla guida in uno stato alterato.
- Occorre anche rivedere gli orari di apertura e chiusura, fissando il limite di presenze in relazione alla dimensione del locale.
- Infine occorre intensificare i controlli per bandire gli stupefacenti e limitare l’uso degli alcolici in questi locali.
Nel suo messaggio di fine anno, il presidente Sergio Mattarella ha raccomandato ai giovani di porre attenzione nella guida di automobili per non gettare via la loro vita, messaggio ripreso in una pubblicità della presidenza del Consiglio.
Poi l’onnipresente Matteo Salvini ha annunciato la revisione del codice della strada, che di certo non è il primo problema.
Il problema è serio e non va affrontato con inutili raccomandazioni, ma con alcune analisi approfondite.
Le statistiche
Secondo gli ultimi rapporti Istat, i decessi in incidenti stradali costituiscono una delle principali cause di morte dei giovani tra i 15 e i 24 anni; emerge poi che la quota maggiore di incidenti in cui sono coinvolti i giovani tra i 18 e 21 anni è concentrata nelle ore notturne.
L’indice di mortalità, che durante incidenti stradali nell’arco delle 24 ore è pari a 2,8 per cento, nella fascia che va dalle 22 alle 5 del mattino cresce fino a toccare il 7,6 per cento, cioè circa il triplo.
Se poi si analizza la mortalità relativa a tutte le notti della settimana, si rileva che circa la metà delle morti si concentra nelle notti di venerdì e sabato.
Qualcuno le ha definite le “stragi del sabato sera", per evidenziare la drammaticità di un fenomeno che spesso si risolve in tragedia e scuote emotivamente intere comunità.
Sono incidenti dovuti, quasi sempre, ad eccesso di velocità o comunque imperizia del guidatore (mancato rispetto delle precedenze, della distanza di sicurezza, sorpassi pericolosi ecc...), da distrazioni causate da un colpo di sonno o dallo stato psicofisico alterato del conducente.
Molto spesso questo avviene all’uscita dalla discoteca o altri locali notturni.
I giovani vanno in discoteca verso l’una di notte ed escono all’alba dopo aver consumato alcolici e stupefacenti ai quali si aggiunge l’inquinamento acustico e visivo.
L’Osservatorio Asaps riporta innanzitutto che il 2021 ha visto un rallentamento di questo tipo di sinistri grazie al lockdown conseguente alla pandemia, che ha determinato per molti mesi la chiusura anche dei locali di ritrovo dei giovani.
Malgrado questo, gli incidenti hanno visto ancora troppi giovani perdere la vita.
I dati disponibili raccolti dall’Asaps ci permettono alcune riflessioni sempre riferite all’anno 2021.
Gli incidenti importanti nelle due notti del fine settimana con almeno un conducente sotto i 40 anni di età sono stati comunque 247 (gli alert si attivano dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica) di cui 116 al nord, 49 al centro e 82 al sud. In questi incidenti 149 giovani hanno perso la vita di cui 38 sotto i 20 anni, 37 sotto i 25 anni, 59 sotto i 40 anni e 8 sopra i 40 anni.
Nove di queste vittime erano di nazionalità straniera. I feriti in questi incidenti del fine settimana sono stati 385.
Quali misure sono necessarie?
Le misure adottate finora non hanno dato risultati concreti. Occorre dunque esaminare il problema nelle sue reali dimensioni e caratteristiche e adottare provvedimenti che, senza difendere interessi delle lobby, portino alla riduzione di questa ecatombe di giovani.
Si tratta di un dovere da parte dello stato per difendere la salute dei propri cittadini, come si è spesso ricordato durante la pandemia. Si tratta anche di un costo rilevante per lo stato e per la comunità.
Una prima misura è un maggior coinvolgimento delle forze dell’ordine attraverso i controlli sulle strade e soprattutto all’uscita dalle discoteche o altri locali notturni, per impedire che ci si metta alla guida in uno stato alterato e contrario alle norme del codice della strada.
L’altro punto riguarda i locali da ballo, discoteche e locali notturni. Occorre rivedere gli orari di apertura e chiusura e le attività secondo norme atte a prevenire uno stato alterato dei clienti, fissando il limite di presenze in relazione alla dimensione del locale e alle misure di sicurezza come le uscite di emergenza.
Infine occorre intensificare i controlli per bandire gli stupefacenti e limitare l’uso degli alcolici in questi locali.
Si tratta di i fissare una disciplina delle attività e del funzionamento finalizzata principalmente a contenere i descritti rischi sociali, nonché a definire l’esatto ruolo che il divertimento e lo svago possono svolgere nella vita di ognuno di noi senza creare danni alla comunità.
Questa politica non deve essere adottata con intenti punitivi nei confronti dei giovani e dei proprietari del locale, ma come un nuovo modo di utilizzare il tempo libero che contemperi il divertimento con la sicurezza e la salute dei giovani.
Ma per andare alla radice del problema la ricerca più importante sarebbe quella di individuare le cause che spesso spingono i giovani a cercare lo “sballo” con stupefacenti o alcol e questa ricerca dovrebbe coinvolgere i genitori e i docenti delle scuole, perché è solo con un’azione preventiva e coordinata che si possono ridurre queste inaccettabili e dolorose stragi del sabato sera.
Nel nuovo governo c’è un ministero per lo Sport e i giovani. Cominci ad esaminare seriamente questo problema.
© Riproduzione riservata