- Alla fine, Giuseppe Conte è rimasto l’avvocato del popolo che aveva promesso di essere al suo primo insediamento da presidente del Consiglio. Il documento con le richieste del Movimento Cinque stelle a Mario Draghi è un ritorno al 2018.
- Rivela la natura impolitica dell’approccio di Conte al governo, che quattro anni fa si era tradotta nel tentativo di ridurre l’alleanza con la Lega di Matteo Salvini alla firma di un “contratto” che perimetrava il programma dell’esecutivo.
- Conferma l’incapacità di Conte (e dei Cinque stelle) di sviluppare una identità propria che non sia quella tipicamente populista dei cittadini contro la casta.
Conte torna avvocato del popolo per annunciare la resa a Draghi


06 luglio 2022 • 17:44