L’idea che “se sei ricco non puoi essere di sinistra” piace molto alla destra, insieme al concetto di radical chic. Nulla di nuovo. Proviamo però a seguire questa idea, e vediamo se ci porta in luoghi sensati.
Ho letto che siccome Elly Schlein "è ricca" (è ricca?) non può rappresentare la sinistra, ragionamento in base al quale Giorgia Meloni, che è assai di destra, dev'essere per forza la figlia di Elon Musk, e io non lo sapevo.
Ogni tanto mi manca quel mio amico antipatico: quando qualcuno diceva "Eh ma quello è ricco" lui rispondeva "Tu devi avere un'idea molto limitata della ricchezza".
Mi manca perché abbiamo litigato, del resto era antipatico, ma a me piaceva lo stesso come persona, perché non sempre le persone migliori sono quelle simpatiche.
L’idea che “se sei ricco non puoi essere di sinistra” piace molto alla destra, insieme al concetto di radical chic. Nulla di nuovo. Proviamo però a seguire questa idea, e vediamo se ci porta in luoghi sensati.
Se sei ricco ma non puoi essere di sinistra, allora dovrai essere di destra, o insomma di centrodestra, visto che il termometro della ricchezza, secondo questa impostazione, segue l’arco della politica. Più soldi hai, più a destra andrai. Ma qual è la soglia di ricchezza a partire dalla quale scatta il passaggio?
Alla destra, come logico, conviene massimizzare gli elettori. Dunque le converrebbe che questa soglia fosse bassa.
Se i ricchi sono solo gli ultramiliardari, allora son pochi, e non vinci le elezioni. Alla destra converrebbe dire: siamo tutti ricchi, venite! Ma naturalmente non lo può dire, altrimenti passa per un covo di matti.
In realtà le persone di destra non sono tutte ricche. A destra ci sono anche i medi e i poveri, e la destra non li manda certo via, non dice «Se sei povero non puoi stare qui». Ma allora com’è?
La sinistra non può avere i ricchi, e la destra può invece avere i poveri? Si dirà: certo, perché a destra ci sono i poveri che ammirano i ricchi, visto che i poveri possono benissimo ammirare i ricchi, secondo le idee di destra.
Bene. Da cui deriva che, sempre secondo le idee di destra, se i ricchi non possono stare a sinistra è perché, invece, i ricchi non possono ammirare i poveri, e li devono anzi evitare, e stare a destra.
Tutto a posto? Aspetta. Questi ricchi che vanno a destra si ritrovano a stare con i poveri che scelgono la destra. Ma non volevano evitarli, i poveri?
Dipende. In fondo l’ammirazione è una forma d’amore, dunque i poveri di destra vanno bene, sono affettuosi, teneri, non come quelli di sinistra, e poi sono utili a curare gli interessi dei ricchi.
È incredibile, ma sono disposti a complicarsi la vita pur di ammirare i ricchi. E i ricchi disprezzano questi poveri, ma solo un po’, in segreto, e son contenti e soddisfatti del risultato generale.
E i poveri? Non si sentono umiliati da chi, pur in segreto, li considera inferiori? Non se ne accorgono?
Magari se ne accorgono, ma pensano che la destra permetterà loro di diventare ricchi, un giorno. Stare nel partito dei ricchi li fa sentire sul sentiero giusto: ingoi qualche rospo, ma sarai premiato. Perché tu, proprio tu, con la destra migliorerai.
Ogni persona povera di destra deve pensarlo: forse vivrò il miracolo del denaro. Ma se tutti lo pensano, però poi non succede, sicuramente non a tutti, non è che nel tempo la destra si svuota? No, perché in realtà la destra ha un grande progetto nascosto, trasformerà ogni essere umano in un nababbo, e ci saranno ville e barche per tutti.
La destra creerà denaro dal nulla. Una società perfetta. Un’uguaglianza fra miliardari. Non una società in cui tutti sono uguali ma non ricchi, e neppure una società in cui ci sono forti differenze. Ma una società di soli ricconi! Sì, dev’essere così. Ora il ragionamento fila.
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