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Il fragile equilibrio dell’Africa: pochi contagi, molte tragedie

(AP Photo/Themba Hadebe, File)
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  • In Africa il lockdown non funziona: lavorare a distanza non è facile, la connessione non è disponibile in molte aree, e con la chiusura dei mercati le persone rischiano la fame.
  • Per quanto riguarda i dati su contagi e cure c’è molta incertezza, si sospettano le autorità di coprirli, grazie a un sistema sanitario pubblico fragile o privatizzato. Il problema però è soprattutto economico.
  • Se l’Europa non interviene subito, il coronavirus potrà divenire in Africa il più spettacolare “push factor”, l’incentivo a partire, delle future migrazioni.

“Va popolo mio, entra nelle tue stanze e chiudi la porta dietro di te. Nasconditi per un momento, finché non sia passato lo sdegno”. Il pastore Mohammed Sanogo della Chiesa del Vaso d’Onore usa il profeta Isaia per spiegare l’isolamento a cui sono sottoposti ad Adjamé, quartiere periferico di Abidjan, capitale della Costa d’Avorio. Malgrado l’ascendenza musulmana del predicatore, la setta del Vaso è cristiana evangelicale. I suoi leader hanno scelto di appoggiare le regole del “confinement” e

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