- I programmi elettorali che abbiamo visto finora sono ricette basate su due ingredienti principali: promesse irrealizzabili, perché troppo costose o troppo complicate, e variazioni marginali rispetto all’esistente.
- Eppure di cose da fare, importanti e realizzabili, ce ne sono tante. Come avevamo promesso, dunque, abbiamo costruito un “programma di Domani”.
- La proposta diventa una petizione su change.org per raccogliere l’adesione intanto degli elettori interessati e poi, speriamo, di qualche politico che decida di far propri questi punti semplici e concreti.
I programmi elettorali che abbiamo visto finora sono ricette basate su due ingredienti principali: promesse irrealizzabili, perché troppo costose o troppo complicate, e variazioni marginali rispetto all’esistente.
La campagna elettorale è corta e imprevista, certo, ma i partiti sembrano aver perso lo slancio a promettere l’unica cosa che conta davvero per gli elettori: sicurezza, protezione e fiducia nel futuro. Quello che una volta si chiamava “progresso”, individuale e collettivo. Una parola che ormai suona antica.
L’unica ambizione sembra essere rimasta quella di comprare il voto con la promessa di sgravi fiscali o più evasione (centrodestra) o redistribuzione a favore di alcuni gruppi di riferimento (centrosinistra e Cinque stelle).
Un approccio da voto di scambio, visto che il costo di queste politiche non viene mai specificato perché tutti sanno che finirà nel debito pubblico.
Eppure di cose da fare, importanti e realizzabili, ce ne sono tante. Come avevamo promesso, dunque, abbiamo costruito un “programma di Domani”.
La nostra Giovanna Faggionato ha coordinato la raccolta di dieci proposte: ognuna ha un promotore autorevole, che in un articolo dettagliato presenta l’idea.
La scheda riassuntiva diventa una petizione su change.org per raccogliere l’adesione intanto degli elettori interessati e poi, speriamo, di qualche politico che decida di far propri questi punti semplici e concreti.
Depenalizzare il consumo di cannabis per svuotare le carceri, introdurre un sistema di ritenuta d’acconto che permetta un recupero di 30 miliardi di euro dall’evasione, sostituire l’inutile Superbonus edilizio con un programma di efficientamento energetico delle case popolari. E così via. Si può fare, basta non rassegnarsi.
Come giornale continueremo a denunciare gli scandali, a vigilare sui poteri più o meno forti, a fare un impietoso fact checking dei programmi elettorali. Però ci sembrava anche giusto dare un contributo costruttivo a un momento nel quale lo scoramento e il cinismo rischiano di prevale.
Lo scopo del nostro “programma” è anche quello di dare una bussola ai cittadini disorientati. Se per esempio un partito (Cinque stelle) continua a promuovere i bonus edilizie per le villette invece che per le case popolari, capirete che non è così di sinistra come dice. E se il Pd resterà timido sulla cannabis, capirete che le sue promesse sui diritti sono poco plausibili.
Se chi promette legge e ordine a destra non appoggerà la richiesta di codici identificativi per la polizia penitenziaria, saprete che sta avallando la violenza di stato nelle carceri.
Il nostro contributo è mettere le basi per una discussione più seria e costruttiva della rissa social. Il resto dipende soprattutto da voi. Il programma di Domani lo trovate da oggi sul giornale, a puntate, e sul nostro sito. Scriveteci cosa ne pensate a lettori@editorialedomani.it
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