- Cos’è la “cultura della vita” che le destre, da occidente a oriente, sostengono di difendere dalla minaccia del progressismo dei diritti? Si può parlare di “vita”, quando la sua portata semantica si riduce al tempo breve del principio e della fine, mentre tante “vite”, al plurale, sono rigettate nell’indifferenza?
- Nella discussione sul destino del diritto all’aborto negli Stati Uniti, o in Italia, un tema cruciale è il sacrificio di vite di donne, in particolare povere, razzializzate, marginalizzate, che questo fondamentalismo è orientato a provocare.
- Resta da chiedersi se il discorso delle destre che oggi teorizzano la personalità del feto, e attaccano per il suo tramite la salute delle donne, sia compatibile con i requisiti di uno stato di diritto democratico.
La “cultura della vita” delle destre è un attacco all’uguaglianza


28 giugno 2022 • 07:00