- Il 5 ottobre, intervistato da Repubblica dopo il primo turno delle elezioni amministrative e l’elezione a deputato nel collegio di Siena-Arezzo, il segretario del Pd Enrico Letta, aveva deciso di utilizzare un’immagine che a chi è nato tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila, avrà detto poco o niente: «Oggi può nascere una nuova stagione politica, il nuovo Ulivo».
- Ma la formula «nuovo Ulivo», ha immediatamente generato l’effetto amarcord. Dopotutto quella creata da Romano Prodi, capace di fermare per ben due volte Silvio Berlusconi e la Forza Italia che raccoglieva percentuali ben più importanti di quelle (misere) di oggi, resta un’esperienza di successo.
- Non solo, Letta, novello federatore sulle orme di Prodi, ha anche riproposto un altro schema di gioco che ai più anziani suonerà famigliare. Domani e venerdì, alla vigilia del G20 di Roma, riunirà nella sede del Pd a largo del Nazareno, i leader progressisti europei e mondiali.
Nel suo ritorno al passato Letta rilancia “l’Ulivo mondiale”


27 ottobre 2021 • 13:38