- C’è grande polemica per il tutorial della trasmissione Rai Detto Fatto che insegna come fare la spesa in modo sensuale al supermercato, tutta una questione di tacchi, avampiede e scoliosi.
- Il problema non è il fatto che sia un surreale nel 2020 proporre un tutorial su come apparire oggetti sessuali anche mentre svolgiamo un’attività essenziale per la sussistenza, ovvero il procacciamento del cibo. No. Il punto è che il tutorial non è per niente sexy.
- E tu, Rai, non puoi promettere di insegnarmi i fondamentali segreti della sessualità tra una mozzarella e un dentifricio, per poi deludere così le mie aspettative.
Lo dico subito: per me il tutorial su come fare la spesa in modo sexy, andato in onda su Rai 2, all’interno della trasmissione Detto Fatto, non è scandaloso. Certamente non lo è in Italia, un Paese dove le vittime di revenge porn vengono licenziate e dove le diciottenni stuprate vengono incolpate perché era meglio se stavano a casa.
In questo paese indignarsi per quel tutorial significa non avere ben presente di che paese si tratta. Detto questo a me i tutorial, sulla Rai, piacciono sempre. Penso che la Rai debba essere a tutti gli effetti un servizio pubblico e che debba insegnare a noi cittadini e spettatori cose che non sappiamo. Istruirci, educarci.
Dalla Rai vorrei, ad esempio, imparare ad emettere una fattura elettronica, sapere come fare le richieste sul sito Inps e di certo vorrei capire una volta per tutte come fare a sturare il lavandino senza chiamare un idraulico che mi chieda 300 euro (che non ho, anche perché, appunto, non ho ancora capito come emettere le fatture elettroniche).
Mi imbatto quindi in questo tutorial che mette insieme tre delle mie più grandi passioni: i tacchi, la sensualità e la spesa. Non necessariamente in questo ordine.
Le mette insieme in un modo geniale ed insolito che a me non era mai venuto in mente: farle coesistere contemporaneamente.
Il luogo meno sensuale del pianeta
Non mi era mai venuto in mente perché il supermercato è il luogo meno sensuale del pianeta. Nei supermercati non vengono ambientati neanche i porno di serie C- e i porno vengono ambientati pressoché ovunque. Ma al supermercato al massimo si ambientano le feste dei Ferragnez, unanimemente decretate come gli eventi meno sexy del pianeta. Ma vediamo nel dettaglio cosa propone questo tutorial.
La lezione inizia con Emily Angelillo, ballerina e coach di seduzione, che fa un balletto ammiccante accanto al carrello della spesa, con tanto di scarpa messa dentro al carrello insieme alla frutta. Una cosa che era già antigienica negli anni ’80, figuriamoci oggi che mangiamo pane e Amuchina.
Procediamo poi con la lezione vera e propria: l’insegnante suggerisce di usare i corridoi del supermercato come «il proprio palcoscenico»- evidentemente mi sono confusa e siamo dentro una puntata di Saranno Famosi- e mostra come effettuare una camminata sculettante su tacco 12, per passare dal reparto surgelato- che si sa il freddo mantiene giovani- al reparto biscotti dietetici.
La posa da tenere non mi è nuova, è un grande classico del soft porno: ginocchia dritte, culo all’infuori, schiena con scoliosi in evidenza, insomma niente che non abbiamo già imparato da Edwige Fenech.
Qua iniziano a sorgermi delle domande: ma tra tutti i palcoscenici che posso avere perché dovrei fare una sfilata di Victoria’s Secrets proprio al supermercato, tra pensionati arrapati e addetti ai reparti macelleria?
E soprattutto perché andare al supermercato con un sandalo aperto e la pancia di fuori, a fine Novembre, che fuori ci sono 5 gradi, e per di più in piena pandemia?
La verità è che tra il piumino, la sciarpa e la mascherina a me servirebbe un tutorial per fare la spesa senza sembrare un mix tra un rapinatore di banche ed un terrorista islamico.
L’apice lo si raggiunge quando viene spiegato come prendere un prodotto sullo scaffale, redarguendo le povere disperate che si «arrampicano goffamente» e suggerendo di «protendersi sull’avampiede» per raggiungere il prodotto e «se si vuole rendere la situazione più intrigante» si suggerisce di tirare il piedino in su. Ecco, innanzitutto ho vissuto 34 anni senza sapere cosa sia “l’avampiede” e non voglio certo scoprirlo adesso ma poi questa cosa del piedino all’insù non è più sexy dal ’72. Se per di più la fai davanti ad uno scaffale di panettoni diventa meno eccitante di una puntata di medicina 33.
Il problema quindi non è il fatto che sia surreale nel 2020 proporre un tutorial su come apparire oggetti sessuali anche mentre svolgiamo un’attività essenziale per la sussistenza, ovvero il procacciamento del cibo. No. Il punto è che il tutorial non è per niente sexy.
E tu, Rai, non puoi promettere di insegnarmi i fondamentali segreti della sessualità tra una mozzarella e un dentifricio, per poi deludere così le mie aspettative.
Io ora pretendo di imparare ad essere sexy ovunque: in fila alle poste, mentre guardo una diretta di Conte, mentre emetto una fattura elettronica. Perché saper essere sexy è importante quasi quanto saper portare in giro un pappagallo al guinzaglio nella foresta tropicale. Voglio dire, l’avete mai visto, l’avampiede del pappagallo?
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