- L’Italia è chiusa in troppi equilibri deteriori, che spingono cittadini, imprese e politici ad agire contro il bene comune. È soprattutto per questo che non cresce.
- Tutti sanno che il clientelismo li danneggia, per esempio, ma dove esso prevale rifiutarlo può significare non trovare lavoro. È un problema di azione collettiva, che si supera muovendosi assieme: nell’interesse proprio e comune.
- Affinché i cittadini agiscano assieme la politica deve dare loro un segnale credibile. Lo attendono da almeno tre decenni, e se non lo riceveranno il declino dell’Italia verosimilmente proseguirà.
Nel discorso di Draghi manca l’azione collettiva: spiegare agli italiani le vere cause del declino


22 febbraio 2021 • 13:09Aggiornato, 23 febbraio 2021 • 10:08