- La sorpresa della vittoria di Schlein ci deve far interrogare su come è stata valutata e su come le categorie tradizionali sono divenute ormai incapaci di catturare la realtà.
- Chiamare pragmatico Bonaccini ha nascosto un’attitudine compromissoria, mentre chiamare identitaria e movimentista Schlein non ha colto il bisogno di coerenza verso i principi a cui il PD in teoria si richiamava
- L’essere chiari verso i principi definitori non è necessariamente un vezzo minoritario, mentre l’attitudine al compromesso ha indebolito la capacità negoziale del PD
Movimento di principi, partito di compromessi. La sfida di Schlein
28 febbraio 2023 • 09:45