Un anno di governo: dai rave party ai migranti passando dagli adolescenti di Caivano, ecco i nemici contro cui mobilitare le truppe di mare e terra
Il primo decreto e l’ultimo dell’anno I dell’èra M si assomigliano come due gocce d’acqua: pugno duro contro chi disturba e contro chi imbastardisce. I rave party e gli sbarcati dall’Africa passando per gli adolescenti di Caivano: eccoli i nemici contro i quali il primo governo di estrema destra della storia repubblicana mobilita le truppe di mare e di terra. Con parate in abiti da lavoro. Tra gli alluvionati romagnoli, col prete di Caivano, a Lampedusa con Ursula von der Leyen, l’angelo custode del sovranismo nostrano. E siccome gli obiettivi presi di mira sono minoranze (numeriche oltre che etniche) tutto sembra facile, anzi normale perché, vivvaddio, la maggioranza ha il potere!
Della democrazia l’estrema destra conosce il comando della maggioranza e crede che la bastonata sia cosa buona e giusta se avvallata dall’opinione della maggioranza. La faccia dell’anno I dell’èra M. ha un tratto autoritario. E di dominio si tratta vista la logica securitaria adottata anche con le emittenti radiotelevisive di stato: fuori le opposizioni, comanda chi vince.
La democrazia del “prima una maggioranza poi l’altra” con in mezzo solo la voce di chi governa: questa è l’anima massimalista del governo Meloni. Aspirare al massimo possibile di dominio. E siccome gli antichi governi sono stati così imbelli da non riuscire a mettere l’opinione nazionale al riparo dal dominio di chi vince, oggi tutti ne paghiamo le conseguenze. Prima fra tutte la Repubblica democratica. Si sbaglierebbe chi sottovalutasse il securitarismo, che potrebbe avere successo anche in Europa, dove miete solidi consensi a est, dove i governi disdegnano la democrazia liberale.
Dai rave a Lampedusa via Caivano: un anno di massimalismo del pugno duro con chi è bersaglio facile. L’opposizione ha mostrato che si possono mettere i bastoni tra le ruote alle politiche del governo. Il problema è che alcune sue parti sentono l’attrazione del securitarismo mentre l’opinione, invece di monitoriare il potere, si mostra «sanza ‘nfamia e sanza lodo». Non causarono il male ma non perseguirono nemmeno il bene. Lasciando che chi governa domini.
MELONI ANNO ZERO
© Riproduzione riservata