Ucraina, smettiamo di pagare il gas a Putin in attesa dell’embargo
Russian President Vladimir Putin attends a meeting with young award-winning culture professionals via videoconference in Moscow, Russia, Friday, March 25, 2022. (Mikhail Klimentyev, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)
15 aprile 2022 • 20:22Aggiornato, 16 aprile 2022 • 10:24
Sul piano economico, l’Ue deve fare sul serio col gas: siglare accordi a prezzi record con Algeria, Qatar e altri partner non indebolisce Mosca, specie se ha tempo per cercare altri compratori o comunque beneficiare di rialzi di prezzi (che continueranno).
Per colpire Putin sul gas senza penalizzare gli europei ci sono due mosse possibili, mentre si lavora all’embargo: pagare il gas su conti vincolati a cui la Russia accederà solo dopo la fine della guerra, o pomparlo in Europa senza pagarlo finché Putin continua le operazioni militari.
Vediamo chi cede prima: la Russia non può stoccare il gas che non vende, dovrebbe bruciarlo, in un falò di dollari e rubli. Si può fare domani.
Nato a Modena nel 1984. Ha studiato economia alla Bocconi con l’idea di fare il giornalista. Ha lavorato per la Gazzetta di Modena, Radio24, il Foglio, il Riformista e poi dal 2009 al Fatto Quotidiano, di cui è stato prima responsabile dell’economia e poi vicedirettore. Nell’estate 2019 si è trasferito negli Stati Uniti per lavorare e studiare alla University of Chicago - Booth School of Business, dove ha curato il sito ProMarket.org dello Stigler Center diretto dal professor Luigi Zingales. Ora è direttore di Domani.