Questo 2020 è stato un po’ così così. Verso dicembre si tende a tirar le somme dell’anno che sta per finire. Da che ho memoria, non c’è stato un anno che non si chiudesse con commenti tipo «eh! Quest’anno è stato un po’ brutto, speriamo nel prossimo», oppure quelli più caotici che addirittura scomodano le parolacce dicendo «questo è stato un anno di…» (eccetera eccetera, non sono volgare io).
Quest’anno effettivamente non lo ricorderemo come il migliore dei primi 20 anni del nuovo millennio.
Ora ne inizia un altro di anno. Se i miei calcoli non sono errati dovrebbe essere il 2021.
Beh, non so se avete mai visto il film Robocop.
Era la storia di una Detroit distopica dominata dalla criminalità dove una multinazionale progetta un prototipo di robot poliziotto. Un brutto giorno muore un poliziotto vero e questi scienziati decidono di risanare questo individuo e dargli una nuova vita ma sotto forma di agente cyborg.
Alla fine questo Robocop riesce a farsi giustizia indagando su quelli che lo fecero fuori quando era ancora un essere umano.
Ecco. Io vorrei che il 2021 fosse esattamente così. Come il film Robocop.
Chiaramente senza l’elemento della distopia, senza il dominio della criminalità. Ovviamente senza multinazionali che creano poliziotti robot e certamente senza l’elemento stesso dei poliziotti androidi.
Però senza la pandemia del covid. Come in Robocop.
Mi pare che lì non ci fosse, era un film dell’87.
Tante buone feste a tutti.
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