- A volte mi chiedo quale fosse lo stato d’animo del mio bisnonno, quando – sdraiato in un fosso fangoso da qualche parte lungo l'Isonzo con indosso l'uniforme della potente monarchia austro-ungarica – ascoltava fischiargli intorno i proiettili italiani.
- Nella Lubiana di oggi mi è difficile immaginare me stesso in guerra, ma comunque sia, credo che mi sentirei un idiota.
- Credo che Leon Obleščuk, in quella trincea, sapesse anche che dopo cento anni e più ci sarebbero ancora stati paesi che avrebbero mandato giovani innocenti a morire in massacri insensati.
I nostri bisnonni in guerra avevano capito che il fucile in mano va maledetto


26 febbraio 2023 • 06:00Aggiornato, 06 marzo 2023 • 13:18