- «L’orrore! L’orrore!» Le ultime parole di Kurtz, alla fine del Cuore di tenebra di Joseph Conrad, sono l’epitaffio di un secolo di ottimismo: aperto nel 1789 con la promessa di un trionfo della ragione e del progresso, nel 1899 si chiude con la denuncia dei crimini coloniali.
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Il secolo successivo non avrebbe fatto altro che reiterare quell’orrore; e all’altezza del 2021 sembra già che possiamo mettere una croce anche sul Ventunesimo.
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Thomas Stearns Eliot aveva già pensato di convocare Cuore di tenebra per commentare la Prima guerra mondiale, scegliendo di mettere in epigrafe al suo poemetto The Waste Land, oggi pubblicato in una nuova edizione curata e tradotta da Carmen Gallo.
La catastrofe della modernità lascia una terra devastata

17 agosto 2021 • 19:23