Da Alberto Sordi alle trattorie familiari di Testaccio, la pajata a Roma resta un'istituzione, sulla cresta dell'onda dopo il bando del «quinto quarto». I veterinari che sanno lavorare l'animale, però, non esistono più, così il consumo delle interiora è diminuito. Eppure non c'è niente che le assomiglia
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola