Mentre attendiamo il Salone di Torino (il cui tema quest’anno è Le parole tra noi leggere), da Londra arriva una buona notizia. Le perfezioni è entrato nella shortlist dell’International Book Prize. In testa alla classifica c’è il romance mitologico di Hazel Riley, ma debutta bene (al quarto posto) La strada giovane
Primavera di libri e di parole da leggere. Le parole tra noi leggere è il titolo di un magnifico romanzo di Lalla Romano (Einaudi) che racconta il segreto di un rapporto fra madre e figlio negli anni misteriosi dell’infanzia e dell’adolescenza. È il tema annunciato dalla direttrice Annalena Benini per il XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro che si terrà a Torino dal 15 al 19 maggio. Che ci ricorda che è anche un verso di Eugenio Montale.
Per un Salone che rinnova e omaggia le parole e la materia di cui sono fatte: «leggera, precisa, preziosa» dice la direttrice. 700 stand, 2000 eventi. Il salone di Torino è il più importante festival culturale italiano e il maggior evento che riguarda il mondo dei libri. Il cui mercato ha bisogno d’aria e di una buona primavera. E di libri che sono uno strumento indispensabile per orientarci nel mondo che ci tocca abitare. Felici i felici diceva Borges, e un’orgia di eventi dopo la lezione inaugurale con la scrittrice e drammaturga francese Yasmina Reza, una delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo.
Latronico in finale all’International Book Prize
Ora un’ottima notizia arriva da Londra. Le Perfezioni di Vincenzo Latronico, pubblicato in Italia da Bompiani e in UK da Fitzcarraldo, è entrato nella shortlist dell’International Book Prize, il prestigioso riconoscimento per la narrativa internazionale per autori non appartenenti all’area anglofona. Un grande talento e un astro nascente della scrittura italiana celebrato anche dal New York Times e dal New Yorker. Il vincitore sarà annunciato il 20 maggio in una cerimonia alla Tate Modern di Londra.
È la seconda volta che un libro di uno scrittore italiano arriva in finale dopo La Storia della Bambina Perduta di Elena Ferrante nel 2016. Altri due libri di autori italiani – Via Gemito di Domenico Starnone e Niente di Vero di Veronica Raimo – erano entrati nella longlist nel 2024, ma non erano avanzati alla seconda fase di giudizio.
Un romance mitologico al primo posto
Veniamo alla classifica. Il primo posto è di Hazel Riley, che è lo pseudonimo di un’autrice italiana, 28 anni, di origine sarda. Scrive da quando ne ha memoria e all’età di quindici anni comincia a pubblicare le sue storie su Wattpad.
Conquista la classifica e le sue coetanee con il suo romance mitologico Game of desire per Sperling & Kupfer. Siete pronti a giocare con la dea dell’amore? Aphrodite Lively non è mai stata libera di scegliere il proprio destino. Figlia di Crono, cresciuta nel lusso e nel pericolo dell’Olimpo, l’isola dove il gioco d’azzardo si mescola a segreti inconfessabili.
Che dire?
Il romanzo di Antonio Albanese
Ottima la partenza al quarto posto e secondo nella narrativa italiana del primo romanzo, La strada giovane da Feltrinelli, di Antonio Albanese. È lui, Epifanio, Alex Drastico, Perego, Pier Piero, Frengo l’intellettuale di sinistra, Cetto La Qualunque, il sommelier, il Ministro della Paura. L’ultimo inventore, dopo Fantozzi di Paolo Villaggio, di grandi maschere italiane. Nella copertina del suo bel romanzo c’è un elmetto con sopra una lumaca. È la storia di Nino, giovane panettiere siciliano, che viene catturato dopo l’8 settembre. Dell’armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia oltre le Alpi, a patire fame, freddo e paura.
Durante il capodanno del ’44 riesce a fuggire. Ma fuori il freddo, la fame e la paura non mordono meno: orientarsi non è semplice, trovare cibo e riparo è un’impresa, e la gente è terrorizzata e feroce. Sono tutti cattivi per il giovane Nino privo di bussola. I fascisti, i nazisti e i partigiani. Nino non ha un punto di vista e non sa cosa deciderà la storia. E questa è la grande idea di un libro che ci sa parlare della guerra, ora, in un momento in cui di nuovo ne abbiamo paura.
La Sicilia sembra irraggiungibile e Nino lascia sul terreno, chilometro dopo chilometro, innocenza e giovinezza. Eppure, a sorreggerlo nel suo interminabile viaggio attraverso i territori occupati dai nazisti, dove combattono le bande partigiane e continuano i bombardamenti, e poi nella devastazione di un Sud martoriato dall’avanzata degli Alleati, c’è il ricordo della bellezza, il calore degli affetti. Che emergono mentre si nutre con le lumache rosse che emergono dal terreno dopo la pioggia.
E intanto escono due libri importanti. M. La fine e il principio di Antonio Scurati, per Bompiani. Nel quinto romanzo della serie, la fine del dittatore d’Italia, il crepuscolo del fascismo, l’alba della nostra democrazia. E Donnaregina, il nuovo splendido e sorprendente romanzo di Teresa Ciabatti per Mondadori.
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