Grammaticalmente, più che politicamente, scorretto, il generale incursore parà Roberto Vannacci guida la classifica per la terza settimana di fila. Ma al secondo posto resta fissa Michela Murgia, con il suo ultimo potente romanzo Tre ciotole: ecologia della mente
Per la terza settimana di fila il generale incursore parà Roberto Vannacci guida impavido le truppe della classifica dei libri con quel suo Il mondo al contrario, autopubblicato e distribuito da Amazon, di cui fin troppo sì è già parlato. Grammaticalmente, più che politicamente, scorretto, il generale, in exergo, si appella a Benedetto Croce: «Strani questi italiani: sono così pignoli che in ogni problema cercano il pelo nell'uovo. E quando l'hanno trovato, gettano l'uovo e si mangiano il pelo.» Ora io non vorrei insistere a cercare il pelo. Né mangiare l’uovo. Certo è che si può leggere di meglio. Anche se tradizionalisti, conservatori, fondamentalmente reazionari.
Ma altrettanto certo è che il caso di questo libro ci indica che il generale, come fosse un influencer, ha generato la domanda di un numero altissimo di copie, siamo oltre le centomila. E senza passare per TikTok. Ma per Rete 4. Scelto da italiani che non amano fare i conti con la complessità, ma piuttosto amano contenuti semplici, sui quali siano già d’accordo, e soprattutto il modo diretto con cui lui li veicola: particolarmente contro gay e immigrati. Ecco finalmente uno che gliele canta. A quelli lì che piacciono a quelli di sinistra.
E poi Amazon fa il suo, senza troppo guardare il pelo nell’uovo. Ha da vendere un libro e lo sta facendo, come ogni altra cosa le capiti tra le mani. Nessun miracolo. La più efficiente logistica + un libro perfetto per coloro i quali non ne abbiano mai letto uno. Questa la buona ricetta.
Ecologia della mente
Squadernando il mondo al contrario del generale, l’incursione in classifica dei libri di Michela Murgia compie una vera ecologia della mente di questa ripresa dopo l’estate.
Tre ciotole, Mondadori, il suo ultimo potente romanzo, scritto già malata, prima della morte, sta fisso al secondo posto, contendendo numeri e fatturato al generale. Mentre Accabadora, il suo romanzo più famoso, già un classico di splendente realismo magico sardo, sta al quinto. E Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più, all’undicesimo. E poi ancora, nella saggistica, God save the Queer. Catechismo femminista e Istruzioni per diventare fascisti. Tutti Einaudi.
Con la provocazione del paradosso e dell’ironia proprio in quest’ultimo Michela Murgia ci avvertiva: «Perché continuiamo a perdere tempo con la democrazia quando possiamo prendere una scorciatoia più rapida e sicura? Il fascismo non è un sistema collaudato che garantisce una migliore gestione dello stato, meno costosa, più veloce ed efficiente?»
New entry di Alessia Gazzola
New entry al terzo posto per Una piccola formalità, Longanesi, di Alessia Gazzola, medico legale, la scrittrice conosciuta per i romanzi con protagonista Alice Allevi. Dall’autrice dell’Allieva, due milioni di copie, best seller in patria, è stata tradotta in Germania, Francia, Spagna, Turchia, Polonia, Serbia e Giappone e adattata per il piccolo schermo dalla Rai, una nuova protagonista. Il suo nome è Rachele Braganza. Dentro una storia d’amore, un giallo, una commedia frizzante.
Una nuova eroina in cui le millennials di oggi potranno senz’altro riconoscersi. La sua vita perfetta nella Milano più divertente, tra un aperitivo con gli amici nell’ultimo locale aperto e un evento privato, lei scrive di lifestyle sulla notissima rivista Chic&Glam. Un lavoro che ama e che le regala grandi soddisfazioni, amici sinceri e un amore perfetto. Sapete, quell’amore che nasce ai tempi delle superiori e che sfocia in quel rapporto che dura anni e anni e infallibilmente sbatte al tappeto ogni problema che gli si para davanti. Ecco, questa è la vita di Rachele. Poi, però, accade quel qualcosa che non aveva calcolato. Sennò che libro sarebbe.
Lo sai come è fatto
Intanto iniziano a uscire i libri importanti della stagione. Segnalo La casa del mago di Emanuele Trevi, il nuovo atteso romanzo del Premio Strega 2021. Dedicato al padre, famoso psicanalista junghiano. Per intanto l’incipit memorabile di questo libro. La madre di Emanuele Trevi, allora bambino, riferendosi al padre pronuncia un’istruzione enigmatica: «Lo sai come è fatto».
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