Sette statuette per Io capitano e sei per C’è ancora domani. Michele Riondino miglior attore protagonista. Emanuela Fanelli ed Elio Germano migliori attori non protagonisti
È stata la serata di Matteo Garrone e di Paola Cortellesi che hanno fatto il pieno di statuette, 13 insieme. Ma alla fine il miglior film se lo è portato a casa Io capitano, che ha vinto anche per la regia, suono, effetti visivi, produzione, montaggio e fotografia. Sei statuette per C’è ancora domani (regista esordiente, attrice protagonista e non protagonista, premio giovani, sceneggiatura originale e per il numero di spettatori).
Tutti i premiati
Ecco l’elenco completo dei premiati:
Miglior film
Io capitano, regia di Matteo Garrone
Miglior regia
Matteo Garrone – Io capitano
Miglior regista esordiente
Paola Cortellesi – C'è ancora domani
Migliore sceneggiatura originale
Furio Andreotti, Giulia Calenda e Paola Cortellesi – C'è ancora domani
Migliore sceneggiatura adattata
Marco Bellocchio, Susanna Nicchiarelli, Edoardo Albinati e Daniela Ceselli – Rapito
Miglior produttore
Archimede, Rai Cinema, Pathé e Tarantula – Io capitano
Miglior attrice protagonista
Paola Cortellesi – C'è ancora domani
Miglior attore protagonista
Michele Riondino – Palazzina Laf
Migliore attrice non protagonista
Emanuela Fanelli – C'è ancora domani
Miglior attore non protagonista
Elio Germano – Palazzina Laf
Migliore autore della fotografia
Paolo Carnera – Io capitano
Miglior compositore
Subsonica – Adagio
Migliore canzone originale
La mia terra (musica, testo e interpretazione di Diodato) – Palazzina Laf
Miglior scenografo
Andrea Castorina e Valeria Vecellio – Rapito
Miglior costumista
Sergio Ballo e Daria Calvelli – Rapito
Miglior truccatore
Enrico Iacoponi – Rapito
Miglior acconciatore
Alberta Giuliani – Rapito
Miglior montatore
Marco Spoletini – Io capitano
Miglior suono
Maricetta Lombardo, Daniela Bassani, Mirko Perri e Gianni Pallotto – Io capitano
Migliori effetti speciali visivi
Laurent Creusot e Massimo Cipollina – Io capitano
Miglior documentario
Laggiù qualcuno mi ama, regia di Mario Martone
Miglior cortometraggio
The Meatseller, regia di Margherita Giusti
Miglior film internazionale
Anatomia di una caduta, regia di Justine Triet
David Giovani
C'è ancora domani, regia di Paola Cortellesi
David speciale
Milena Vukotic – alla carriera
Giorgio Moroder – alla carriera
Vincenzo Mollica
David dello spettatore
C'è ancora domani, regia di Paola Cortellesi – 5 534 653 spettatori
Qui sotto il live blog, con gli aggiornamenti di tutta la serata.
PUNTI CHIAVE
00:16
Il miglior film
00:07
Miglior cortometraggio e miglior film internazionale
00:03
Miglior suono
23:59
Migliori effetti visivi - Vfx
23:55
Miglior produttore
23:39
Migliore regia
23:33
Miglior compositore
23:28
Il premio giovani
23:18
Miglior trucco e migliori acconciature
23:12
Il David alla carriera a Vukotic
23:08
Miglior documentario
22:57
Miglior attore protagonista
22:46
Miglior montaggio
22:39
Miglior fotografia
22:33
Miglior attrice protagonista
22:29
Miglior canzone originale
22:22
Miglior esordio alla regia
22:18
Miglior sceneggiatura non originale
22:06
Il David alla carriera a Moroder
21:58
Premi alla scenografia e ai costumi
21:45
Il David speciale a Mollica
21:39
Miglior sceneggiatura originale
21:34
Il miglior attore non protagonista
21:28
La miglior attrice non protagonista
21:12
L'inizio
20:25
Tutte le nomination
I due poli
Si chiude così il David di Donatello (e la nostra diretta), per un'edizione caratterizzata da due poli: l'Io capitano di Matteo Garrone che vince sette statuette (compresa quella del miglior film e della migliore regia) e C'è ancora domani di Paola Cortellesi (sei statuette, compresa miglior attrice, migliore regista esordiente e migliore attrice non protagonista).
Il miglior film
Io capitano di Matteo Garrone vince il David per il miglior film.
Il miglior casting
La critica cinematografica Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell'Accademia del Cinema Italiano, ha detto che dal prossimo anno sarà assegnato anche il David per il «miglior casting».
Verso il miglior film
Sta per essere annunciato il David più attesto, quello per il miglior film.
Questi i candidati:
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti
- Io capitano di Matteo Garrone
- La chimera di Alice Rohrwacher
- Rapito di Marco Bellocchio
Miglior cortometraggio e miglior film internazionale
Due premi che erano già stati annunciati. Il David per il miglior cortometraggio è stato vinto da The meatseller di Margherita Giusti. Quello per il miglior film internazionale da Anatomia di una caduta di Justine Triet.
Miglior suono
Altro premio a Io capitano per il miglior suono. Siamo a sei statuette per il film di Garrone.
Migliori effetti visivi - Vfx
Io capitano ha vinto anche il David per i migliori effetti visivi (con Laurent Creusot e Massimo Cipollina).
Miglior produttore
Io capitano (Archimede, Rai Cinema, Tarantula, Pathé, Logical Content Ventures, RTBF, VOO, BeTV, Proximus, Shelter Prod) ha vinto anche il premio per la produzione.
La testimonianza di Kouassi
Mamadou Kouassi, che ha ispirato il film di Garrone, ha ringraziato «le Ong che ogni giorno salvano le vite umane». E ha fatto un appello per fermare le morti in Palestina.
Migliore regia
La statuetta per la migliore regia è stata vinta da Matteo Garrone per Io capitano. È il suo nono David. «Questo film nasce dall'idea di ascoltare le storie di chi di solito non viene ascoltato. Per me è stato fondamentale fare questo film insieme a chi ha vissuto quell'esperienza, quell'odissea».
«È un film in cui mi sono sentito regista, ma spesso anche spettatore». Garrone ha poi fatto un appello perché si insegni cinema nelle scuole.
I premi più attesi
Ci avviciniamo ai premi più attesi: Elena Sofia Ricci sta per annunciare la miglior regia.
Queste le candidature:
- Nanni Moretti per Il sol dell’avvenire
- Matteo Garrone per Io capitano
- Andrea Di Stefano per L’ultima notte d’amore
- Alice Rohrwacher per La chimera
- Marco Bellocchio per Rapito
Miglior compositore
Il David come migliori compositori lo hanno vinto i Subsonica, per la colonna sonora di Adagio.
Il premio giovani
Il David giovani è stato assegnato dagli studenti delle scuole superiori (secondarie di secondo grado). Lo ha vinto nuovamente C'è ancora Domani di Paola Cortellesi, ed è la sesta statuetta.
Irama
Momento omaggio agli attori, ai registi e agli altri protagonisti del cinema morti lo scorso anno, con Irama che canta Ovunque sarai, canzone arrivata quarta a Sanremo nel 2022.
Miglior trucco e migliori acconciature
Il premio per il miglior trucco è stato vinto da Enrico Iacoponi per il film Rapito. Quello per le migliori acconciature ad Alberta Giuliani, sempre per il film Rapito.
Il David alla carriera a Vukotic
Altra standing ovation, questa volta per Milena Vukotic, che è stata premiata con il David alla carriera. «Quando mi è stato detto che avrei ricevuto questo prestigioso premio alla carriera ho pensato a tutto quello che avrei potuto dire per esprimere questo grande evento, questa grandissima emozione. E la cosa che mi è venuta più spontanea, subito, è stata la gratitudine», ha detto. «Non soltanto nei confronti dell'Accademia del cinema che mi ha fatto questo onere, e di cui sono ancora veramente stupita, ma proprio nei confronti della vita, che qualche volta ci fa qualche dono così eccezionale. Volevo dedicare questo dono a mia madre e a mio padre, che da quando sono piccola mi hanno sempre fatto vivere il mio sogno». «Volevo dedicare questo premio ad Alfredo Baldi, che è mio marito e uno storico del cinema».
«Non posso che volgere il mio pensiero a Federico Fellini che in questo studio 5 ha reso immortale il cinema italiano», ha detto.
Miglior documentario
Il premio Cecilia Mangini, per il miglior documentario, è stato vinto da Mario Martone per Laggiù qualcuno mi ama, dedicato a Massimo Troisi. Per altro di questo omaggio si parlerà anche all'evento di Domani a Napoli, dove sarà ospite la sceneggiatrice Anna Pavignano.
Miglior attore protagonista
Riprendono le premiazioni. Il miglior attore protagonista è Michele Riondino per Palazzina Laf, è il suo primo David. Gli altri candidati erano Valerio Mastandrea, Antonio Albanese, Pierfrancesco Favino e Josh O'Connor. «A Taranto siamo cresciuti con l'idea che non ci fosse altro destino che l'acciaieria. Anche il cinema è un'industria, è una prospettiva», ha detto Riondino.
Malika Ayane
Altro momento musicale, con un omaggio a Marcello Mastroianni e Sophia Loren, e la voce di Malika Ayane.
Miglior montaggio
Il David per il miglior montaggio lo ha vinto Marco Spoletini per Io capitano. «Lavorare a questo film è stato un privilegio», ha detto.
Miglior fotografia
Il David per la miglior fotografia è andato a Paolo Carnera per Io capitano. «Sono felice di aver vinto questo premio per questo film», ha detto.
Miglior attrice protagonista
Si conferma il trionfo per Paola Cortellesi e per C'è ancora domani, con anche la statuetta come migliore attrice protagonista, dopo quella come migliore regista esordiente. È il quinto premio della serata per il suo film. «Ringrazio la mia regista che mi ha raccomandato», ha detto, scherzando, Cortellesi.
Miglior canzone originale
Il David per la miglior canzone originale è andato a Diodato per La mia terra, nella colonna sonora per Palazzina Laf. È il secondo David su tre candidature. «Taranto è una città che soffre, ma che continua a mostrare la bellezza. Lo dedico ai tarantini che hanno lottato e non ci sono più», ha detto.
Miglior esordio alla regia
Senza troppe sorprese, il premio per il miglior esordio alla regia – consegnato da Paolo Sorrentino – lo ha vinto Paola Cortellesi per C’è ancora domani. E sono quattro.
«Io ho fatto questo esordio alla regia alla soglia della menopausa», ha detto. «Auspico che anche gli esordienti giovani abbiano la possibilità di avere un sostegno per continuare a raccontare nuove storie».
Miglior sceneggiatura non originale
Riprendono le premiazioni. Il David per la sceneggiatura non originale lo vincono Marco Bellocchio e Susanna Nichiarelli per il film Rapito (che già aveva vinto per scenografia e costumi). «L'età mi rende moderatamente soddisfatto, ma se non avessi vinto sarei stato moderatamente insoddisfatto», ha detto Bellocchio. «Spero solo di avere ancora per qualche anno la mente a posto per fare altri film».
«Ringrazio Bellocchio, che è una delle persone più coraggiose e libere che abbia mai incontrato», ha detto Nichiarelli.
L'omaggio
È il momento dell'omaggio a Moroder, con Giorgia che interpreta I feel love di Donna Summers, uno dei brani più importanti della disco music. Il tappeto sonoro, creato originariamente da Moroder con un sintetizzatore Moog, fece scuola.
Il David alla carriera a Moroder
Altro premio speciale, questa volta alla carriera, assegnato a Giorgio Moroder, produttore, compositore e autore di alcune fra le più importanti colonne sonore del cinema. Anche per lui c'è stata una standing ovation.
Premi alla scenografia e ai costumi
Altri David: per la miglior scenografia a Andrea Castorina e Valeria Vecellio per Rapito. E sempre per Rapito hanno vinto, per i migliori costumi, Sergio Ballo e Daria Calvelli. Prima polemica della serata: Ballo si è lamentato perché questi premi sono stati assegnati in un altro teatro e non in quello principale.
Il David speciale a Mollica
Ecco il David speciale a Vincenzo Mollica, giornalista della Rai che ha incontrato tante attrici e tanti attori, raccontandoli agli italiani. Per lui c'è stata una standing ovation del Teatro 5 di Cinecittà. «Viva il cinema!», ha urlato.
Miglior sceneggiatura originale
E siamo a tre. Il David per la migliore sceneggiatura va a Furio Andreotti, Giulia Calenda e Paola Cortellesi per C'è ancora Domani. «Questi due sono i primi a fidarsi di me», ha detto Cortellesi, rivolgendosi a Calenda e Andreotti. «Vorrei ringraziare chi ci ha permesso di mettere in scena le nostre elucubrazioni».
Il miglior attore non protagonista
Il miglior attore non protagonista è Elio Germano per Palazzina LAF. È il suo quinto David su dieci candidature. «Questo film è dedicato al lavoro, di cui il cinema si occupa poco», ha detto Germano. «Taranto è una città meravigliosa, violentata dal profitto altrui. Forse i film non cambiano le cose, ma ce le fanno guardare».
La miglior attrice non protagonista
La miglior attrice non protagonista è Emanuela Fanelli per C’è ancora domani. È il suo secondo David di Donatello (ed è anche il secondo premio per il film di Paola Cortellesi, su due). «Il grazie più grande va a Paola Cortellesi. Grazie per avermi reso un pezzettino di questa cosa enorme», ha detto.
Il David dello spettatore
Primo premio per Paola Cortellesi, a pochi minuti dall'inizio. Il David dello spettatore viene assegnato al film italiano che ha totalizzato il maggior numero di spettatori: sono 5 milioni quelli per C'è ancora domani. «Gli spettatori siamo noi, siamo tutti», ha detto Cortellesi. «E mi piace pensare che fra gli spettatori ci sia di tutto, anche chi non la pensa come me».
Mahmood
Sul palco sale Mahmood, in look completamente bianco, per cantare Tuta Gold, circondato da artisti circensi. La coreografia è di Luca Tommassini.
L'inizio
Dal Teatro 5 di Cinecittà, a Roma, inizia ufficialmente la cerimonia di premiazione dei David di Donatello.
Ricordo dal passato
In attesa dei David di quest'anno, su Twitter la scena più condivisa dal passato è il discorso di Valeria Bruni Tedeschi nel 2017, dopo aver vinto il premio come miglior attrice.
Il red carpet con Biggio
Su Raiuno inizia la parte imbarazzante dello show, ovvero le interviste sul red carpet fatte da Fabrizio Biggio, che ogni mattina (fino al prossimo 10 maggio) fa da spalla a Fiorello. Da solo non è invece molto efficace. Sui social circolano ancora tutte le gaffe fatte durante Una Voce per San Marino, l'equivalente del festival di Sanremo. La sensazione è che verranno condivisi anche i video da questo pre-show.
Trionfa il "total black"
Mentre sulla Rai sta iniziando la diretta dal red carpet, occorre fare una notazione sulla moda, affidandoci a quanto osserva l'AdnKronos. Nel parterre sembra trionfare il look "total black": Diodato, in giacca nera con sottilissimi profili bianchi, Micaela Ramazzotti in abito lungo nero e luccicante e un lunghissimo spacco, il premio Oscar Giorgio Moroder in giacca e maglia nere. In nero anche Piera Detassis, Giuseppe Fiorello, Antonio Albanese, Michele Riondino, Barbara Bobulova. In nero lungo, elegantissima, anche Paola Cortellesi.
Il premio alla carriera a Vincenzo Mollica
Fra i premi già assegnati c'è quello a Vincenzo Mollica, storico giornalista della Rai, critico musicale per il Tg1.
Tutte le nomination
Piccolo riepilogo delle nomination:
Miglior film
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti
- Io capitano di Matteo Garrone
- La chimera di Alice Rohrwacher
- Rapito di Marco Bellocchio
Miglior Regia
- Nanni Moretti per Il sol dell’avvenire
- Matteo Garrone per Io capitano
- Andrea Di Stefano per L’ultima notte d’amore
- Alice Rohrwacher per La chimera
- Marco Bellocchio per Rapito
Miglior Esordio alla regia
- Paola Cortellesi per C’è ancora domani
- Giacomo Abbruzzese per Disco Boy
- Micaela Ramazzotti per Felicità
- Michele Riondino Palazzina Laf
- Giuseppe Fiorello per Stranizza d’amuri
Miglior sceneggiatura originale
- C’è ancora domani di Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi
- Il sol dell’avvenire di Francesca Marciano, Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Valia Santella
- Io capitano di Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini, Andrea Tagliaferri
- La chimera di Alice Rohrwacher
- Palazzina Laf di Maurizio Braucci, Michele Riondino
Miglior sceneggiatura non originale
- Le vele scarlatte di Pietro Marcello, Maurizio Braucci, Maud Ameline
- Lubo di Giorgio Dritti, Fredo Valla
- Misericordia di Emma Dante, Elena Stanchelli, Giorgio Vasta
- Mixed by Erry di Sydney Sibilla, Armando Festa
- Rapito di Marco Bellocchio, Susanna Nichiarelli
Miglior produttore
- C’è ancora domani
- Comandante
- Disco Boy
- Io Capitano
- La Chimera
Miglior attrice protagonista
- Paola Cortellesi per C’è ancora domani
- Isabella Ragonese per Come pecore in mezzo ai lupi
- Micaela Ramazzotti per Felicità
- Linda Caridi per L’ultima notte di Amore
- Barbara Ronchi per Rapito
Miglior attore protagonista
- Valerio Mastandrea per C’è ancora domani
- Antonio Albanese per Cento domeniche
- Pierfrancesco Favino per Comandante
- Josh O’Connor per La chimera
- Michele Riondino per Palazzina Laf
Miglior attrice non protagonista
- Emanuela Fanelli per C’è ancora domani
- Romana Maggiora Vergano per C’è ancora domani
- Barbora Bobulova per Il sol dell’avvenire
- Alba Rohrwacher per La chimera
- Isabella Rossellini per La chimera
Miglior attore non protagonista
- Adriano Giannini per Adagio
- Giorgio Colangeli per C’è ancora domani
- Vinicio Marchioni per C’è ancora domani
- Silvio Orlando per Il sol dell’avvenire
- Elio Germano per Palazzina LAF
Miglior fotografia
- Davide Leone per C’è ancora domani
- Ferran Paredes Rubio per Comandante
- Paolo Carnera per Io capitano
- Hélène Louvart per La chimera
- Francesco Di Giacomo per Rapito
Miglior film internazionale
- Assegnato a: Anatomia di una caduta di Justine Triet
- As Bestas di Rodrigo Sorogoyen
- Foglie al vento di Aki Kaurismaki
- Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese
- Oppenheimer di Christopher Nolan
Premio Cecilia Mangini - Miglior documentario
- Enzo Jannacci. Vengo Anch’io di Giorgio Verdelli
- Io, noi e Gaber di Riccardo Milani
- Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone
- Mur di Kasia Smutniak
- Roma, santa e dannata di Roberto D’Agostino, Marco Giusti e Daniele Cipri
Miglior cortometraggio
- Assegnato a: The meatseller di Margherita Giusti
- Asterión di Francesco Montagner
- Foto di gruppo di Tommaso Frangini
- In quanto a noi di Simone Massi
- We should all be futurists di Angela Norelli
Miglior compositore
- Subsonica per Adagio
- Lele Marchitelli per C’è ancora domani
- Franco Piersanti Il sol dell’avvenire
- Andrea Farri per Io capitano
- Santi Pulvirenti per L’ultima notte d’amore
Miglior canzone originale
- Adagio per Adagio
- La vita com’è per Il più bel secolo della mia vita
- Baby per Io capitano
- ‘O DJ (Don0t Give Up) per Mixed by Erry
- La mia terra per Palazzina Laf
Miglior scenografia
- Paola Comencini e Fiorella Cicolini per C’è ancora domani
- Carmine Guarino e Iole Autero per Comandante
- Dimitri Capuani e Roberta Troncarelli per Io capitano
- Emilia Frigato e Rachele Meliadò per La chimera
- Andrea Castorina e Valeria Vecellio per Rapito
Migliori costumi
- Alberto Moretti per C’è ancora domani
- Massimo Cantini Parrini per Comandante
- Stefano Ciammitti per Io capitano
- Leonardo Buscemi per La chimera
- Sergio Ballo e Daria Calvelli per Rapito
Miglior trucco
- Adagio
- C’è ancora domani
- Comandante
- Io capitano
- Rapito
Miglior acconciatura
- Teresa Di Serio per C’è ancora domani
- Massimo Gattabrusi per Comandante
- Stefano Ciammitti e Dalia Colli per Io capitano
- Daniela Tartari per La chimera
- Alberta Giuliani per Rapito
Miglior montaggio
- Valentina Mariani per C’è ancora domani
- Marco Spoletini per Io capitano
- Giogiò Franchini per L’ultima notte di Amore
- Nelly Quettier per La chimera
- Francesca Calvelli e Stefano Mariotti per Rapito
Miglior suono
- C’è ancora domani
- Comandante
- Il sol dell’avvenire
- Io capitano
- La chimera
Migliori effetti visivi Vfx
- Adagio
- Comandante
- Denti da squalo
- Io capitano
- Rapito
David Giovani
- C’è ancora domani di Paola Cortellesi
- Comandante di Edoardo de Angelis
- Io capitano di Matteo Garrone
- L’ultima volta che siamo stati bambini di Claudio Bisio
- Stranizza d’amuri di Giuseppe Fiorello
L'incontro con Mattarella
Tutto è pronto per l'inizio della cerimonia del David di Donatello. Intanto, al mattino il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato tutti i candidati al Quirinale. «Sfogliare l’album dei premi David è un po’ come rileggere la storia d’Italia», ha detto. «Sono passati dal podio del David tutti i grandi interpreti della cinematografia italiana».
«La storia del nostro paese, la storia della Repubblica, delle conquiste di libertà e democrazia, è passata dal grande schermo», ha aggiunto. «Il cinema, vivendo in un contesto di libertà e di pluralismo, svolge una preziosa funzione di ricerca e di sfida creativa, incoraggiato nel produrre, nell’innovare, anche nel rischiare»
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