- Alcuni allora lessero Un amore come un cedimento di Buzzati alla narrativa di consumo, sulla scia magari delle fortune commerciali della Noia di Moravia e della Lolita di Nabokov, o come una distrazione in un “momento di stanchezza creativa”.
- Buzzati aveva davvero scritto quel romanzo osceno e scabroso? Dov’era finita la sua prosa misurata? Chi era quest’uomo che si strugge per una prostituta da ventimila lire?
- «Mi illudo che chi leggerà il libro si renderà conto fin dalle prime pagine che a dettarlo non è stata la moda ma qualcosa di molto più serio», dichiarò Buzzati.
Dino Buzzati e il suo libro proibito


10 dicembre 2020 • 20:16