- Il suo Milan ha dovuto cedere il primo posto in classifica all’Inter. Allora Ibra che fa? Fa una rovesciata, bella e esaltante come quelle che fa in campo, nella classifica dei libri. E fa gol. Il suo Adrenalina da Cairo è infatti primo, non nella classifica dei marcatori, ma dei libri più venduti questa settimana in Italia.
- In generale si conferma l’andamento di un mercato in crescita dove le novità vendono meno ma trainano e allargano il movimento dell’intero catalogo. Come accade con il fenomeno dei romanzi a fumetti di Zerocalcare che porta in classifica la sua intera backlist.
- Per finire una notizia. Buona. Anche le grandi piattaforme online per distribuzione e vendita di libri, e-book e prodotti audiovisivi come Amazon libri e Prime Video devono sottostare alle regole del Digital markets act (Dma), il regolamento europeo che disciplina la concorrenza nei mercati digitali.
Il suo Milan ha dovuto cedere il primo posto in classifica all’Inter. Allora Ibra che fa? Fa una rovesciata, bella e esaltante come quelle che fa in campo, nella classifica dei libri. E fa gol. Il suo Adrenalina da Cairo è infatti primo, non nella classifica dei marcatori, ma dei libri più venduti questa settimana in Italia.
E infila le storie a fumetti di Zerocalcare, Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia, Bao. E La casa senza ricordi, il thriller di Donato Carrisi da Longanesi. Questo è il podio dell’ultima settima prima del rush natalizio. Questi sono i tre libri preferiti dagli italiani, i più acquistati nelle librerie fisiche e in quelle online, il cui mercato ormai è come noto equivalente. Diviso a metà. A seguire Ken Follett e Fabio Volo, da Mondadori.
Un mercato in crescita
In generale si conferma l’andamento di un mercato in crescita dove le novità vendono meno ma trainano e allargano il movimento dell’intero catalogo. Come accade con il fenomeno dei romanzi a fumetti di Zerocalcare che porta in classifica la sua intera backlist. Tanto che il vistoso ampliamento del mercato della lettura di fumetti e di graphic novel si polarizza tra i libri di Zerocalcare e il successo dei manga.
Dal catalogo notevole è anche il caso, e la prestazione, di Una vita come tante, un romanzo molto bello e molto amato, long-seller sempre in classifica della scrittrice hawaiana Hanya Yanagihara. Uscito da Sellerio nel 2016. Oltre mille pagine per la favola metropolitana di quattro amici che arrivano a New York per affacciarsi alla vita e conquistarsi il futuro.
Uno vuol fare l’attore, l’altro l’artista, un altro è un architetto frustrato in uno studio prestigioso, infine un avvocato brillante e tormentato. Tra sogni e disperazione, dolcezza e crudeltà questo è evidentemente un libro capace di parlarci. Lungo come un romanzo ottocentesco, brutale e modernissimo per i suoi temi, Una vita come tante è un romanzo avvincente e ipnotico che continua a catturare lettrici e lettori con la sua forza narrativa.
Nella varia sono scomparsi i libri di cucina, tipici del Natale, quelli tradizionali con le ricette, in ribasso sono pure gli chef stellati, che già avevano stufato ancor prima dell’arrivo dei virologi, ora la partita se la giocano dai social due visioni del mondo, ancor prima che della cucina. Opposte. Quella ipertradizionale e fatta in casa di Benedetta Rossi, da Mondadori Electa, e quella botanica, vegetale e cool di Carlotta Perego, da Gribaudo. Nella saggistica domina il racconto veloce della storia di Bruno Vespa, da Mussolini a Draghi.
A seguire la storia dei figli in affido di Luciana Littizzetto e i ragionamenti di Luca Zaia, un politico kamikaze che ha il coraggio non scontato di uscire a Natale e battersi con i colossi.
Il regolamento europeo
Questa settimana non esce più nulla e non succederà molto, ma vedremo chi se l’aggiudica. Poi sarà tempo di bilanci. A tutto novembre dominano le scrittrici e i libri più venduti in Italia sono quelli di Auci, di Perrin e di Miller, di cui spesso abbiamo parlato.
Per finire una notizia. Buona. Anche le grandi piattaforme online per distribuzione e vendita di libri, e-book e prodotti audiovisivi come Amazon libri e Prime Video devono sottostare alle regole del Digital markets act (Dma), il regolamento europeo che disciplina la concorrenza nei mercati digitali.
Lo prevede un emendamento al Dma approvato dall’Europarlamento e promosso dall’Associazione italiana editori (Aie), dalla Federazione degli Editori Europei (Fep), dalla Federazione internazionale dei librai (Eibf). Il testo del regolamento approvato il 15 dicembre dall’Europarlamento sarà discusso nel nuovo anno insieme a quello del Consiglio europeo e a quello della Commissione, per arrivare alla versione definitiva.
Hanno contribuito gli europarlamentari italiani dei gruppi Socialisti e democratici, Conservatori e riformisti europei, Identità e democrazia, Verdi e non iscritti, che hanno dato parere positivo all’emendamento. Ci auguriamo che questo ci porti alla condivisione dei dati, come quelli generati dalle transazioni e dall’accesso ai contenuti da parte degli utenti, e quindi a una maggiore trasparenza e conoscibilità del mercato.
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