- Il fatto è passato alquanto inosservato, eppure è stato uno dei primi in Italia a inaugurare la tagliola che sta colpendo indiscriminatamente il mondo della cultura russa o chiunque abbia a che fare con esso.
- Un conto è mettere in discussione un corso universitario con al centro Dostoevskij, un conto è cancellare la rassegna di un regista vivente che «potrebbe dire pubblicamente di non essere d’accordo con Putin, non facendolo, dimostra di essere d’accordo», dice il presidente del Museo, Enzo Ghigo.
- Con il moltiplicarsi di tali iniziative, che per alcuni rientrano nella semplice censura, per altri sotto il grande cappello della cancel culture, il contrappasso è breve.
Il Museo del cinema di Torino inviterà solo russi contro Putin

03 marzo 2022 • 18:57